Porto Cesareo, il drone svela le colonne romane inabissate da duemila anni

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Venerdì 29 Marzo 2019, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 09:59

Un tesoro inabissato, protetto dal mare. Porto Cesareo non è solo spiagge assolate e mare da sogno. Custodisce millenni di storia. Nella penisola Scala di Furno, nell'età del Bronzo esisteva un villaggio: sui fondali della zona, sono stati ritrovati molti manufatti di ceramica micenea che derivano dagli scambi commerciali che venivano fatti con i greci. E nei pressi dell'insenatura della Torre Chianca, sono custodite delle colonne romane risalenti al II secolo d.C. di marmo cipollino, parzialmente grezze, lunghe circa 9 metri e con uno spessore tra i settanta e i 100 centimetri. Furono ritrovate nell'agosto del 1960 ad una profondità di circa 5 metri. Probabilmente finite in acqua dopo un naufragio.  Il video con il drone realizzato da Emiliano Peluso le riscopre sotto un'altra luce. 

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