La sua è una storia che si lega al movimento anarchico da prima che deflagrassero le proteste contro la carcerazione "dura" di Alfredo Cospito. Militante fin da ragazzo Pasquale Valitutti, arrestato dalla polizia di Stato per devastazione, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale a seguito di quanto accaduto a Torino il 4 marzo 2023, ha intrecciato a doppio filo la sua vita con quella degli anarco-insurrezionalisti.
E anche di recente, nonostante la sua condizione fisica, è tornato in piazza. Testimone controverso nella notte fra il 14 e il 15 dicembre 1969 quando morì Giuseppe Pinelli, Valitutti si trovava nella Questura di Milano - a seguito dei fermi per la strage di piazza Fontana - e con lui, oltre all'amico ferroviere poi ritrovato morto nel cortile del palazzo c'era anche Pietro Valpreda.
Dai "compagni" è chiamato "Lello" ma tutta Italia - o almeno una parte di essa - lo riconosce per la sua sedia a rotelle elettrica, il berretto di lana sempre calato sul capo e le lenti spesse degli occhiali da vista. A quasi 76 anni ha alle spalle mezzo secolo di lotta politica, in molti frangenti anche armata. Da ultimo si è trovato, con la sua sedia a rotelle elettrica, a prendere parte nella Capitale a una serie di proteste nel nome di Alfredo Cospito. La principale e più violenza si consumò a Trastevere ed anche lì "Lello-Valitutti" era in piazza schierato in prima fila contro il cordone della polizia.
Il suo nome ricorre anche nelle vicende e nelle proteste contro la Tav - la ferrovia Torino/Lione - ma anche per l'Expo di Milano.
Questa mattina la polizia lo ha arrestato (il gip ha disposto i domiciliari) per quanto avvenuto il 4 marzo 2023 a Torino quando, in occasione di una manifestazione in solidarietà di Alfredo Cospito, i partecipanti misero a ferro e fuoco una parte della città devastando vetrine di negozi e banche e distruggendo auto private nonché arredi pubblici.