Mamme gay, la Procura: «Non cancelliamo più, decide la Corte costituzionale». L'ultima svolta per le famiglie

Il caso di due mamme gay di Padova

Mamme gay, la Procura: «Non cancelliamo più, decide la Corte costituzionale». L'ultima svolta per le famiglie
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Martedì 14 Novembre 2023, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 16:51

Mamme gay, svolta per le famiglie. «È andata molto bene. Ci ha colpito che i giudici ci hanno ascoltato con molto interesse, al di là della posizione della Procura. La questione dell'inammissibilità di queste procedure - l'impugnazione dei certificati anagrafici dei bimbi con due madri ndr. - è sembrata convincente».

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Così l'avvocata Susanna Lollini, che difende due delle mamme gay di Padova, all'uscita dell'udienza davanti al Tribunale. «La Procura ha cambiato posizione - ha aggiunto - e ha aderito alla questione di incostituzionalità, sollevata da noi avvocati di tutte le coppie di madri, ritenendo opportuno che la Consulta torni ad esaminarsi la questione».

La Corte costituzionale, ha spiegato Lollini, potrebbe decidere questa volta di intervenire, visto il monito della sentenza 32 del 2021, rimasto inascoltato.

La decisione spetterà poi al Tribunale civile, «ma - ha aggiunto la legale - il fatto che la Procura abbia aderito a sollevare la questione di costituzionalità è rilevante, anche per il Tribunale. Io ho anche insistito molto sulla inammissibilità di questi procedimenti - ha detto Lollini - perchè se il Tribunale dovesse ritenere che queste procedure sono tutte inammissibili, Consulta o non Consulta, potrebbe decidere che la questione si chiude qui».

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