MESTRE - Furto in casa del consigliere comunale del Partito democratico, Paolo Ticozzi.
Ne ha dato notizia lui stesso pubblicando le foto dell'appartamento messo sottosopra dai ladri sul suo profilo Fb. E subito amici e conoscenti hanno manifestato solidarietà e vicinanza. In vacanza all'estero - racconta Il Gazzettino - è stato raggiunto per telefono da una vicina che continuava a sentire una sorta di bip continuo provenire dalla sua abitazione al secondo piano di un condominio di Carpenedo nella zona di viale don Sturzo. A quel punto Ticozzi ha chiesto a uno zio che ha le chiavi dell'appartamento di andare a verificare, ed ecco la sgradita sorpresa.
«Sono entrati dalla porta di ingresso anche se - spiega - non mostra evidenti segni di scasso, hanno rovistato dappertutto per rubare due o trecento euro e i gioielli della mia compagna, dal valore più affettivo che economico.
LADRI IN AZIONE
La segnalazione alle forze dell'ordine è stata fatta, seguirà la formalizzazione della denuncia. Dal sopralluogo della Scientifica non sarebbe emerso nulla di utile.
Ticozzi è convinto che gli autori della razzia non siano degli sbandati o degli improvvisati: «No per come hanno agito si tratta di professionisti, non so come ma hanno aperto la porta e poi hanno strappato e disinserito l'allarme. E poi cercavano soldi e preziosi e infatti è ciò che hanno preso».
L'IMPEGNO DA CONSIGLIERE
E anche in questa esperienza vuole trarre positività: «Si tratta di una vicenda che mi spinge a lavorare e a impegnarmi ancor più per una società più giusta e inclusiva, nella quale nessuno abbia bisogno di rubare per vivere o che comunque insegni che la legalità e la solidarietà sono valori da condividere. Occorre valorizzare le capacità di ognuno e dare una chance a tutti. Nessuno si deve specializzare nei furti. Certo i tagli al sociale fatti dalla giunta Brugnaro non aiutano. Gli operatori della riduzione del danno sono stati dimezzati e si vede nella pratica quotidiana. Il clima sociale che sta vivendo la nostra città non è di comunità. In questo mio viaggio ho visitato metropoli che hanno un approccio sistemico nei confronti dei senzatetto e degli emarginati. Rifiuto e negazione non risolvono nulla e esacerbano gli animi. Serve collaborazione fra le istituzioni e investimenti in strutture e formazione del personale».