Secondo il pm Lombardo, inoltre, «per questa via, Scajola e Rizzo operavano per mantenere inalterata la piena operatività del Matacena e della galassia imprenditoriale a lui riferibile, costituita da molteplici soggetti giuridici a lui riconducibili, fornivano un costante e qualificato contributo a favore del complesso sistema criminale, politico ed economico collegato alla predetta organizzazione di tipo mafioso, che risultava interessato a mantenere inalterata la piena operatività di soggetti chiave, quali Matacena e Dell'Utri, e riservata la vera natura delle relazioni politiche, istituzionali ed imprenditoriali garantite dai predetti a livello regionale, nazionale e internazionale».
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