Grandine Veneto, Coldiretti: «Campagne devastate». Maltempo distrugge frutteti, ortaggi, colture e vigne

Nessuna provincia è stata risparmiata dal maltempo. Cosa comporta per le terre agricole il cambiamento climatico?

Grandine e agricoltura in Veneto, Coldiretti: «Campagne devastate». Maltempo rovina frutteti, ortaggi, colture e vigne
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Giovedì 20 Luglio 2023, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 14:17

Grandine Veneto - Campagne, frutteti e coltivazioni devastati dal maltempo. Sono ore di emergenza per l'agricoltura in Veneto. Dalla Riviera del Brenta a Bassano del Grappa, dalle Prealpi alla Pianura Trevigiana, dal Garda fino all'Alta Padovana. Nessuna provincia, annuncia Coldiretti Veneto, è stata risparmiata dal maltempo di ieri sera che ha rovinato intere campagne con coltivazioni in pieno campo, ortaggi, colture, frutteti, vigne ma anche serre, strutture agricole creando disagi ai cittadini nei centri storici ad abitazioni e auto, anche allestimenti di fiere e rassegne.

LE FOTO DEI CHICCHI DI GRANDINE GROSSI COME ARANCE

Sono in corso le rilevazioni dei tecnici per valutare i danni e le perdite. Il giorno dopo il disastro sui social appaiono le scritte «impianto chiuso per ripristino», «le attività in fattoria sono sospese» messaggi evidenti di una risistemazione obbligata. 

Palle di ghiaccio piovono sulle campagne del Veneto: coltivazioni flagellate

Queste violente grandinate con vere e proprie palle di ghiaccio hanno causato danni incalcolabili nelle campagne dove sono state colpite le produzioni di grano ortaggi, frutta e vigneti ma anche serre e strutture agricole. È quanto annuncia la Coldiretti sottolineando che la grandine è l'evento climatico avverso più temuto dall'agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca.

Lo scorso anno, infatti, hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro solo nelle aziende assicurate secondo l'Asnacodi. «L'agricoltura - afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. È una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio».

Di qui l'appello alle Istituzioni «per accompagnare innovazione dall'agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al nostro pressing, sta finalmente aprendo le porte». E conclude: «stiamo già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato. È fondamentale, dunque, aumentare gli investimenti nell'innovazione e nell'agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr».

Perché c'è il boom di assicurazioni contro l'emergenza clima tra gli imprenditori agricoli

Grandine, gelo ma anche siccità o alluvioni, abbassamenti termici, insetti.

I territori a vocazione agricola subiscono il cambiamento climatico. I primi mesi del 2023 hanno registrato criticità su tutto il Nord-Ovest, le Alpi Centro-Occidentali e lungo le aree ioniche di Puglia e Calabria. Per questo sempre più agricoltori si proteggono con le aasicurazioni. Perché la coltivazione a cui sei stato dietro per mesi e mesi può essere spazzata via in mezz'ora.

Agricoltura e cambiamento climatico

Se i raccolti vanno a male a causa del maltempo il problema non è solo di tipo economico e risarcitorio. É un problema ambientale. L’agricoltura e le foreste sono elementi particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici in quanto agiscono sia da emettitori che assorbitori di gas serra, spiega l'Enea, l'agenzia per l'ambiente e l'innovazione.

L’agricoltura è infatti responsabile di un quinto (il 21%) di tutte le emissioni antropiche di gas serra, mentre la deforestazione incide per un ulteriore 11%. Allo stesso tempo ogni pianta – coltivata o spontanea, agricola o forestale - assume anidride carbonica dall’aria e, con l’aiuto di luce solare e acqua, la converte in zuccheri, che vengono rilasciati nel terreno, dove alimentano i microrganismi. Questi microrganismi convertono il carbonio in forme più stabiliIl sistema suolo rappresenta quindi un enorme serbatoio (carbon sink) in grado di sequestrare la CO2 e ridurne la quantità che viene immessa nell’atmosfera

E proprio questa, utilissima, funzione è sempre più messa a rischio dai cambiamenti climatici. E un suolo degradato, spiega l'Enea, è un suolo meno produttivo e meno capace di assorbire carbonio. 

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