Rubano 25 carpe e un'anatra dal laghetto per la pesca sportiva, condannati

Rubano 25 carpe e un'anatra dal laghetto per la pesca sportiva, condannati
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Martedì 2 Ottobre 2018, 19:11
Gli imputati non hanno mai confessato che fine abbia la refurtiva, se al forno o arrosto. In ogni caso, a oltre quattro anni di distanza dai fatti, è arrivata la sentenza: cinque romeni sono stati condannati a due mesi e dieci giorni dal tribunale di Milano per furto. Hanno rubato dal laghetto di un’associazione sportiva 25 carpe e un’anatra.

PENA SOSPESA
La sentenza è stata emessa dalla terza sezione penale. In particolare - stando all’imputazione formulata dalla procura di Milano - i cinque, difesi nel singolare dibattimento dall’avvocato Giuseppina Bartolotta, «in concorso tra loro e al fine di trarne profitto», si sarebbero impossessati nel luglio del 2014 «di 25 carpe e un’anatra» sottraendole dal laghetto di Molinello di proprietà dell’associazione sportiva dilettantistica “Lo Storione” a Rho, nel Milanese. Tra l’altro il reato contestato era aggravato, perché sarebbe stato commesso da «cinque persone». Il giudice ha condannato gli imputati, ma ha sospeso la pena. La notizia, in apparenza buffa, disvela una realtà che non fa ridere per niente: il modesto fascicolo sui ladri di carpe è a palazzo di giustizia da quattro anni, in un susseguirsi di decreti, udienze, analisi della Asl sui pesci e rinvii tra i giudici.
DECRETO DI RESTITUZIONE
«Un tempo assurdo», commenta l’avvocato Giusi Bartolotta, che ricorda anche come a un certo punto sia stata disposta per decreto la restituzione ai legittimi proprietari delle carpe (a quel punto morte e già cucinate) oltre ad analisi sui pesci disposte dai magistrati.
Eppure non pareva un’inchiesta particolarmente complessa. Era il 27 luglio 2014 quando cinque romeni vedono le carpe nuotare nel laghetto e fanno razzia. Un tesserato dell’associazione “Lo Storione” sporge denuncia e fa scattare le indagini della procura, che senza difficoltà individua i presunti colpevoli poiché sono stati colti in flagranza di reato. Il 13 settembre 2017 vengono chiuse le indagini per furto aggravato e comincia il processo, quattro anni e mezzo dopo arriva la sentenza. Con il «carpe diem» dei latini, cogli l’attimo, qui in comune ci sono solo le carpe.
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