Figli 40enni non vanno via di casa, la mamma esasperata fa causa e ottiene lo sfratto

Pavia, il giudice dà ragione alla donna: dovranno uscire di casa entro il 18 dicembre

Figli 40enni non vanno via, la mamma esasperata fa causa e ottiene lo sfratto
di Federica Zaniboni
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 06:28 - Ultimo aggiornamento: 09:46

La mamma è sempre la mamma, si sa. Casa sua è il luogo per eccellenza in cui poter tornare bambini, con i piatti cucinati da lei, il bucato che profuma del suo ammorbidente e la sensazione costante di essere amati e coccolati. A un certo punto, però, arriva per tutti il momento di abbandonare il nido. E se a più di quarant'anni, e con un lavoro stabile, decidi di rimanere a vivere ancora con la mamma, lei potrebbe sfrattarti da un momento all'altro. E il Tribunale le darebbe pure ragione. È quanto accaduto a Pavia, dove una signora di 75 anni ha fatto causa ai figli che non volevano saperne di andare via di casa. Il giudice pavese Simona Caterbi ha riconosciuto l'ingiustizia nei confronti della madre e, con una sentenza depositata nei giorni scorsi, ha condannato i due fratelli a lasciare l'abitazione entro il 18 dicembre.

COME TANGUY

L'assurda vicenda, che lascia tanto pensare al film francese Tanguy, divenuto noto proprio per il protagonista che non voleva staccarsi da mamma e papà, comincia anni fa, quando i genitori hanno deciso di separarsi. A quei tempi, i figli si erano già diplomati e stavano cominciando a entrare nel mondo del lavoro, faticando entrambi un po' a trovare un impiego stabile che potesse consentire loro di mantenersi autonomamente. La mamma allora, che di certo non aveva problemi economici, non aveva messo loro alcuna fretta nel lasciare l'abitazione e aveva continuato a supportarli in attesa che entrambi si sistemassero in modo definitivo. Quel giorno, poi, finalmente era arrivato. Pian piano i due fratelli avevano cominciato a guadagnare, avevano trovato entrambi dei buoni lavori e, di conseguenza, la madre era pronta a lasciarli spiccare il volo verso una nuova indipendenza. I due figli, però, non ne volevano sapere. Con la mamma stavano bene ed evidentemente non sentivano alcuna urgenza di abbandonare le comodità familiari per fare il grande salto nel mondo degli adulti. Il tempo passava, gli anni si susseguivano l'un l'altro e loro stavano sempre lì. Nonostante ormai tutti e due fossero completamente autonomi, ogni notte tornavano a dormire nella loro cameretta di una vita. Inutili i continui tentativi di convincerli e i molteplici solleciti da parte della madre, ormai stanca di dover provvedere da sola a tutte le spese della casa e alle attività domestiche. I figli, infatti, non contribuivano in alcun modo. L'unica via d'uscita era quella di rivolgersi a un tribunale.

Secondo quanto stabilito dal giudice Simona Caterbi, entro meno di due mesi i due eterni adolescenti dovranno abbandonare la casa della 75enne e trovarsi finalmente un nuovo alloggio.

Nella sentenza si legge che se «la permanenza nell'immobile agli inizi poteva ritenersi fondata» in quanto si basava «sull'obbligo di mantenimento gravante sulla genitrice, non appare oggi più giustificabile» dato che «i due residenti sono soggetti ultraquarantenni». Stando al Tribunale di Pavia è dunque venuto meno l'obbligo di ospitalità nell'abitazione, in quanto non è presente «nell'Ordinamento alcuna norma che attribuisca al figlio maggiorenne il diritto incondizionato di permanere nell'abitazione di proprietà esclusiva dei genitori, contro la loro volontà e in forza del solo vincolo familiare».

Figli 40enni mantenuti in casa, la madre fa causa e li sfratta. «Non contribuivano alle spese»

IL COMODATO

Nulla da fare per i due fratelli, quindi, adesso costretti a cambiare definitivamente vita. Come nel famoso film "A casa con i suoi" con Sarah Jessica Parker e Matthew McConaughey, in cui i genitori di un 35enne sono esasperati perché il figlio non vuole andare via di casa, anche in questo caso i due uomini sono stati definitivamente cacciati dalla madre. Presentando la causa al Tribunale, il legale della donna ha voluto fare leva su una sentenza di Modena, nella quale la convivenza a casa dei genitori viene descritta come «un comodato senza determinazione di durata» e che prevede quindi la restituzione dell'immobile quando il proprietario lo richiede. La 75enne adesso potrà finalmente godersi la casa e la libertà senza più quei due "coinquilini" un po' troppo cresciuti.

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