Capalbio, «In che spiaggia andrai?»: ecco il modulo da compilare per chi vuole passare l'estate in Maremma

Il modulo che è stato inviato ai proprietari di immobili nella zona di Capalbio
di Cristiana Mangani
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Venerdì 15 Maggio 2020, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 18:18

Il tema è quello che sta affliggendo i sindaci delle maggiori località balneari italiane: quando potranno consentire ai proprietari di seconde case di varcare il confine regionale per raggiungere l'ambito luogo di vacanza? In attesa che il governo dia indicazioni chiare, c'è chi gioca di anticipo, e prepara un suo personale monitoraggio per contenere le eventuali invasioni turistiche. Non importa se il metodo vada un po' oltre i limiti imposti dalla privacy, perché - come direbbe il sindaco di Capalbio, Settimio Bianciardi - «se si deve fare, si fa». E infatti lui ha inviato a tutti i proprietari di casali, appartamenti, ville, un modulo da compilare prima di “sbarcare” per l'estate nella piccola Atene medioevale della Maremma, dove generalmente si riversano anche migliaia di romani.

 



Vuole sapere il primo cittadino,  innanzitutto se si pensa di andare al mare quest'estate. E poi se si andrà in uno stabilimento o se si preferirà una spiaggia libera. Chiede, quindi, di specificare se si è soliti frequentare Chiarone, Passetto pedonale Burano, Macchiatonda o Torba. E fin qui per le uscite in esterno.
I punti successivi riguardano tutta la gente che vuole arrivare in zona, anche quelli che tenderanno a restare di più a casa. E infatti il modulo, alla quarta domanda, sollecita di indicare con esattezza il numero dei membri del nucleo familiare che preferiranno andare al mare. E con tutte le famiglie allargate che ci sono, non è un calcolo da poco. 
Si prosegue con la richiesta di sapere se si vuole dare in locazione eventuali appartamenti che si possiedono in zona. E ancora, quante persone questi appartamenti, casali o altro, potranno ospitare. 
Il periodo monitorato va dal 13 giugno al 16 settembre 2020, e servirà - aggiunge il sindaco - «per organizzare al meglio i quattro accessi al mare e garantire la fruibilità del nastro destinato alla balneazione». Va consegnato entro il 21 maggio in appositi contenitori, collocati nei tabaccai, nelle farmacie, e in altri luoghi della zona. Bisognerà scrivere sopra “La spiaggia che frequenterò”, perché l'intenzione  - dice - è quella «di acquisire un quadro adeguato delle presenze, utile nell'eventualità che il Governo imponga limiti e procedure specifiche».
Un'iniziativa, quella del primo cittadino, pensata per un buon fine. Se non fosse che, di recente, durante un'intervista televisiva, Bianciardi ha detto che chi ha casa di proprietà a Capalbio e dintorni, e ci vuole andare, deve segnalarlo a lui, perché così si potrà avviare la procedura per fargli fare la quarantena. «Quattordici, quindici giorni - ha specificato - e poi tutti liberi». Una domanda, sindaco: ma se una persona vuole fare un weekend da quelle parti, deve preventivare almeno 16 giorni di ferie?

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