Elisa Claps, folla al corteo. La mamma si commuove: «Trent'anni di dolore». Il fratello: «Ora Potenza fa i conti con questa storia»

Il corteo è stato aperto da due grandi striscioni su cui gli studenti hanno scritto «Tutti per Elisa»

Elisa Claps, folla al corteo. La mamma si commuove con "Strada Facendo" di Baglioni: «Trent'anni di dolore»
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Sabato 11 Novembre 2023, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 19:27

Elisa Claps, una attesa (e contestata) manifestazione di studenti si è svolta oggi a Potenza. L'iniziativa, con partenza in piazza Zara, ha toccato alcune tappe simboliche, come la casa di Elisa e la piazza Mario Pagano, prima di concludersi davanti alla chiesa della Santissima Trinità, riaperta al culto e alle celebrazioni religiose il 2 novembre scorso.

Elisa Claps, grande folla di studenti

Grande folla di studenti a Potenza per il corteo «Tutti per Elisa».

Elisa Claps fu uccisa 30 anni fa, il 12 settembre 1993 all'età di sedici anni. Il corpo fu ritrovato solo nel 2010 nel sottotetto della chiesa della santissima Trinità. Il corteo è stato aperto da due grandi striscioni su cui gli studenti hanno scritto «Tutti per Elisa» e «Noi chiediamo scusa a mamma Filomena». A casa della famiglia Claps ad attendere gli studenti la mamma di Elisa, Filomena Iemma. «Dopo 30 anni di sacrificio e dolore, oggi vedere tutta questa gente per Elisa per me è un onore. Il nostro è stato un cammino veramente doloroso. Non ci sono parole per ringraziare tutti voi, per ringraziare chi ci è stato vicino e anche chi non è stato vicino. Il mio cuore è per Elisa. Mi auguro che non capiti mai ad altri quello che è accaduto a noi. Grazie ragazzi - ha detto ai partecipanti - vi vorrei abbracciare tutti».

La chiesa della Santissima Trinità a Potenza dove fu ritrovata morta Elisa Claps

Ci sono stati forti momenti di emozione. Con gli studenti, la mamma di Elisa, visibilmente commossa, ha ascoltato la canzone preferita della figlia, «Strada facendo» di Claudio Baglioni, e poi ha lanciato un palloncino per raggiungere Elisa «ovunque lei sia». Al corteo si sono uniti anche il fratello Gildo Claps e gli attori della fiction Rai «Per Elisa».

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Il fratello di Elisa: «Dopo 30 anni finalmente Potenza fa i conti con questa storia»

«A dispetto del mese della pioggia, questa è la primavera di Potenza. Ragazzi, mi state restituendo la battaglia di questi 30 anni, il dolore e l'amarezza. All'epoca in cui Elisa è scomparsa non eravate ancora nati. Vedervi così tanti, ricordare Elisa con questo amore e affetto è straordinario». Così Gildo Claps, il fratello di Elisa, che in piazza Mario Pagano a Potenza è intervenuto alla manifestazione degli studenti in ricordo della studentessa uccisa nel 1993. «Ma quello di cui vi ringrazio di più è percepire, dopo 30 anni, la consapevolezza che finalmente questa città fa i conti con questa storia - ha aggiunto - è stato difficilissimo. Oggi nessuno può dire "non sapevo". La famiglia Claps non è un nemico in questa città. Vogliamo solo che questa ferita venga ricucita nella città ma è necessaria la consapevolezza e non la rimozione di quello che è successo. Serve la capacità di dire "abbiamo sbagliato". Tutti sbagliamo. Perché non dire - ha aggiunto - che ci sono uomini, anche di chiesa, che hanno sbagliato in questa storia? e che purtroppo hanno ritardato il ritrovamento; e soprattutto, dopo il ritrovamento, hanno continuato a mentire? Noi non stiamo facendo una crociata contro la Chiesa cattolica. È arrivato il momento di fare i conti con questa storia. Lo si deve al sorriso di Elisa e alle amarezze che la sua memoria ha dovuto subire in questi anni». Gildo Claps ha più volte ringraziato gli studenti. «È bellissimo vedere una piazza pacifica - ha detto - e anche domenica scorsa lo è stata, anche se c'era tanta rabbia. Ci sono stati comportamenti che hanno anche sollecitato la rabbia. Ma c'erano tante famiglie, c'erano bambini. Non c'erano facinorosi e nessuno è stato in qualche misura aggredito come qualcuno potrebbe aver fatto passare». La manifestazione si è conclusa davanti alla chiesa della Santissima Trinità dove una ristretta delegazione di studenti ha lanciato 16 palloncini, tanti quanti gli anni della ragazza vittima di femminicidio.

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