Traffico di droga e armi: 43 arresti in Calabria, Sicilia e Lombardia, fra i 123 indagati anche l'ex governatore Mario Oliverio

Il "broker" principale operava da Milano

Traffico di droga e armi: 30 arresti in Calabria, Sicilia e Lombardia, fra i 123 indagati anche l'ex governatore Mario Oliverio
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Martedì 27 Giugno 2023, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 12:23

Traffico  internazionale di droga e armi: i carabinieri di Monza, coordinati dalla Dda di Milano, hanno smantellato un'associazione per  delinquere finalizzata al traffico nazionale e internazionale di sostanze stupefacenti e armi, riciclaggio e autoriciclaggio. L'autorità giudiziaria ha complessivamente contestato agli indagati 221 capi d'imputazione. L'operazione è stata eseguita nelle province di Monza Brianza, Milano, Como, Pavia, Reggio Calabria, Catanzaro, Messina, Palermo, Trieste e Udine, dagli uomini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Monza Brianza e dei comandi Arma territorialmente competenti.

Fra gli indagati anche l'ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio (Pds) e l'ex assessore regionale Nicola Adamo (Pd). In totale gli indagati sono 123. Nell'ambito della stessa indagine è finito l'ex consigliere regionale Enzo Sculco.

L'ordinanza applicativa di misura cautelare personale è stata emessa dal Gip del Tribunale di Milano su richiesta della Dda, nei confronti di 30 persone (26 di nazionalità italiana e quattro marocchina).

Lo stupefacente proveniva dal Sud America (prevalentemente dall'Ecuador) e dalla Spagna e approdava celato nei container nel porto calabrese di Gioia Tauro per giungere in buona parte a Milano.

L'associazione aveva la base operativa nel capoluogo lombardo, dove uno dei principali indagati (una sorta di broker) si occupava di mantenere tutte le relazioni per concludere gli affari di droga, tenendosi comunque in contatto con i complici calabresi indispensabili per l'estrazione in modo sicuro della merce dal porto.

L'inchiesta ha consentito di ricostruire innumerevoli compravendite di stupefacenti per un totale di 3.051 kg di hashish (del valore alla vendita di circa 12 milioni di euro) e 374 kg cocaina (del valore alla vendita di circa 11 milioni di euro).

Parallelamente al traffico di droga, è emerso un illecito commercio di armi da fuoco comuni e da guerra (mitragliette Uzi, fucili da assalto Ak47, Colt M16, pistole Glock e Beretta, nonché bazooka e bombe a mano Mk2 ananas). Gli indagati acquistavano le armi da un fornitore monzese, condannato all'ergastolo per omicidio aggravato ed associazione mafiosa, ma beneficiante di periodici permessi premio durante i quali sviluppa le intermediazioni per le armi.

I reati contestai comprendono l'associazione di tipo mafioso (22 indagati), l'associazione per delinquere (9 indagati), associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose (3 indagati), la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e poi estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata liberà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, scambio elettorale politico mafioso, truffa aggravata.

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