Dopo aver assicurato la compagna di volo con le cinture, non ha provveduto a legare se stesso e, subito dopo il decollo, è rimasto appeso alla sbarra, cadendo nel vuoto dopo un'impennata del deltaplano biposto. È morto così - secondo una prima ricostruzione data dal Soccorso Alpino -, precipitando per oltre 300 metri nel vuoto, un pilota di deltaplano. Non appena è avvenuto il decollo dalla pedana delta di Col del Puppolo a 850 metri di quota sul Monte Grappa (Vicenza), l'uomo slegato è rimasto agganciato alla forza delle bracci, finché non ce l'ha più fatta e ha mollato la presa sparendo nel bosco sottostante. Il deltaplano ha proseguito ancora senza comandi, per poi cadere tra gli alberi, lasciando sospesa nel vuoto, tra i rami di una pianta, la donna, fortunatamente senza conseguenze per lei.
Precipita col deltaplano durante la trasvolata della Valle del Sacco, grave un ciociaro di 47 anni
I soccorsi - Scattato l'allarme l'elicottero di Treviso emergenza ha individuato la vela e ha sbarcato con un verricello di 30 metri medico, infermiere e tecnico di elisoccorso, per poi volare a imbarcare una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa per avviare la ricerca del pilota.