Sulla vicenda si è espressa, attraverso un post su Facebook, anche Selvaggia Lucarelli, ponendo l'accento sull'importanza di non idealizzare la ragazza per non cadere nell'errore di pensarla distante da se stessi: "E' importante non dipingerla come la ragazza perfetta, perché le vittime (così come i carnefici) non vanno mai idealizzate. Idealizzarle, crea distanza tra noi e l'accaduto. E invece no, Noemi poteva essere nostra figlia, poteva essere noi qualche anno fa, può essere la nostra vicina di casa oggi. Può essere noi, ora".
La riflessione della Lucarelli si sofferma anche sul ruolo delle famiglie e delle autorità.
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