Vaccino Covid, pubblicato il bando di gara per le «Primule». La Feu: «Spreco inaccettabile»

Vaccino Covid, pubblicato il bando di gara per le «Primule». La Feu: «Spreco inaccettabile»
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Lunedì 25 Gennaio 2021, 19:41

La Filiera degli Eventi Unita (Feu) torna a criticare la gestione dei gazebo per la vaccinazione anti Covid, le cosiddette «Primule». È stato pubblicato ieri, infatti, il bando di gara per la realizzazione degli stand firmati dall'archistar Stefano Boeri e approvati dal commissario straordinario Domenico Arcuri. Secondo i dati diffusi dal governo si tratta di 21 Lotti di 315 metri quadrati a struttura circolare che necessitano di 30 giorni per la realizzazione, a fronte di 8.599.500,00 di euro di fondi stanziati. Un costo che Feu ritiene troppo alto. Inoltre, la possibilità di partecipare al bando sarebbe riservata solo alle aziende che dichiarano e dimostrano di «aver eseguito forniture analoghe nell’esercizio finanziario 2017-2019 almeno pari al valore di Euro 154.791.000,00». In pratica ogni primula - fa notare Feu - avrebbe un costo di circa 400.000,00 euro ciascuna; e a questo bando possono partecipare solo aziende che hanno fatturato nell'ultimo triennio degli importi superiori ai 50 milioni di euro annui.

La protesta

Il presidente di Feu Andrea Ceccotti ha parlato di «uno spreco inaccettabile», aggiungendo che si tratta di «costi esorbitanti per la realizzazione ex novo di strutture che finiranno poi chissà dove, quando le nostre aziende, totalmente ferme da marzo 2020 e senza ristori, si sono da sempre rese disponibili a sostenere con la propria professionalità e le proprie attrezzature già pronte ferme nei nostri magazzini a cifre assolutamente convenienti, la realizzazione di padiglioni temporanei per la vaccinazione di massa.

Perché diciamocelo chiaro serve solo un luogo adatto dove vaccinarsi e non serve una primula», ha dichiarato Ceccotti.

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I punti critici

L'iniziativa, che inizialmente prevedeva 1500 strutture, nel nuovo testo ne contempla solo 21, fa inoltre notare l'associazione. Un «cimitero di 21 primule» che - secondo Feu avrebbe potuto essere affidato ad altre imprese attive nel settore degli eventi. Uno dei settori che ad oggi è tra i più colpiti dalla pandemia da coronavirus: «La nostra associazione potrebbe fornire nello specifico: tensostrutture, allestimenti, service audio/video/luci, personale per eventi pubblici e fieristici (hostess & steward), agenzie di organizzazioni di eventi, trasporti e logistica in pratica, tutte le professionalità richieste da Arcuri ma nessuno ci ha chiamato» ha concluso il presidente di Feu Ceccotti. Secondo l'associazione no profit, infine, ieri è stato aperto un bando a cui è impossibile accedere per quasi tutti, per via dei requisiti quasi inarrivabili. E per la difficoltà di realizzare una tale opera nel giro di un mese, come da bando.

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