Andranno a processo per violazione della legge Mancino, i consiglieri comunali di Cogoleto che il 27 gennaio del 2021, nel giorno della Memoria, votarono alcune delibere di seduta facendo il saluto fascista. La notizia è stata anticipata dall'edizione locale di Repubblica. Le immagini delle braccia tese di Valeria Amadei (Fratelli di Italia), Francesco Biamonti (Lega) e Mauro Siri (indipendente), tutti e tre della minoranza di centrodestra, fecero il giro del web e dei giornali. Il pubblico ministero Francesco Cardona Albini ha mandato nelle scorse settimane il decreto di citazione diretta a giudizio. Il processo inizierà a ottobre 2023.
Il gesto
Dopo le polemiche i tre avevano sostenuto di aver alzato la mano per una votazione.
Il sindaco Bruzzone invece aveva inviato una relazione scritta sull'episodio al prefetto chiedendo di dichiarare la decadenza di tutti e tre i consiglieri. Siri (difeso dall'avvocato Alessandro Sola) ha affermato che aveva tenuto il braccio in quel modo per difficoltà a piegarlo. Biamonti e Amadei (assistiti dagli avvocati Giacomo Gardella e Mauro Frigerio) avevano spiegato che si era trattato di un «voto scomposto» e non «di salito romano. Per il pubblico ministero Cardona Albini quello dei tre consiglieri comunali è stato invece un disegno criminoso perché da consiglieri di minoranza compivano manifestazioni usuali ai gruppi aventi tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione, o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi».
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