Catcalling, a Milano la procura ha chiuso le indagini su un caso di molestie verbali nei confronti di due militari dell'Esercito, ora trasferiti dalla caserma in cui prestavano servizio, accusati di aver preso di mira almeno tre volte in un pomeriggio una ragazza di 20 anni
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Catcalling, due militari verso il processo a Milano
L'episodio di catcalling, le molestie verbali rivolte per strada o in un luogo pubblico, risale a circa tre mesi fa.
Militari addetti all'operazione 'Strade Sicure'
I due militari, tra i 30 e i 35 anni e che erano addetti all'operazione 'Strade Sicure', verranno interrogati, su loro richiesta, dagli agenti del commissariato Lorenteggio, delegati dal procuratore aggiunto di Milano e responsabile del dipartimento fasce deboli, Maria Letizia Mannella, che è titolare dell'inchiesta.
Secondo gli accertamenti, quel pomeriggio la ragazza, studentessa universitaria e che per rincasare era obbligata a passare di fianco a un chiostro-bar vicino al portone del palazzo dove vive, per tre volte è stata 'bersagliata' da frasi sgradevoli e insulti. Anche quando l'ultima volta è uscita e rientrata con il suo cagnolino, nonostante si fosse cambiata gli abiti e avesse cercato di rendersi irriconoscibile, i due militari in compagnia di alcuni commilitoni, tutti in borghese, sono andati giù pesanti senza risparmiare anche battutacce a sfondo sessista.
La giovane, turbata e risentita, ha chiesto soccorso prima al fratello e poi al padre, entrambi intervenuti in sua difesa. Poi è arrivata la denuncia della ventenne e l'indagine della magistratura milanese, la prima nel capoluogo lombardo sul fenomeno del 'catcalling', emerso in particolare dopo lo sfogo sui social di Aurora Ramazzotti, pure lei vittima di queste odiose molestie.