La storia di un salvataggio in mare, raccontata da chi lo ha vissuto in prima persona. Monica Cecere, residente di Pozzuoli in vacanza a Procida, ieri si trovava a bordo di una barca nel golfo di Genito, insieme al marito e ai due figli piccoli, di sette e otto anni. Una barca che, per ragioni sconosciute, a un certo punto ha cominciato rapidamente ad affondare. I quattro sono stati tratti in salvo da altre due imbarcazioni non lontane, prima che arrivasse la Guardia Costiera.
Oggi la donna ha condiviso la sua esperienza da naufraga sul gruppo Facebook "Sei di Pozzuoli Se...", scrivendo un lungo post in cui non ha mancato di ringraziare i soccorritori, «Per ringraziare tutte le persone li intorno a noi che si sono tuffate, incuranti di ogni pericolo, mettendo a rischio la loro stessa vita solo per salvare me, mio marito e i miei figli - ha scritto la donna - Siete stati tutti degli angeli, ancora adesso mentre scrivo piango».
Il racconto
La barca su cui viaggiava Monica e la sua famiglia - un motoscafo lungo circa sette metri - si trovava al largo dell'isola di Vivara, quando all'improvviso ha iniziato ad imbarcare acqua. «Tutto è successo in meno di 10 secondi - ha raccontato la donna - io e mio marito siamo saliti su un gommone, i miei figli su di un'altra barca poco distante da me».
«La guardia costiera è arrivata il più presto possibile ci ha accolti sulla loro barca come se fossimo dei loro familiari - prosegue il post di Monica - Ringrazio tutti, in particolar modo Tullio e la sua fidanzata, una coppia dal cuore grande: lei ha una forza soprannaturale. Ma ancora di più ringrazio alcuni ragazzi che hanno salvato e accolto i miei bambini. Siete stati semplicemente meravigliosi».