La "bambina perduta" ritrova i suoi 6 fratelli: data in adozione 55 anni fa, scopre di abitare vicino alla casa dei genitori naturali

La donna ha 60 anni e vive vicino Padova

La "bambina perduta" ritrova i suoi 6 fratelli: data in adozione 55 anni fa, scopre di abitare vicino alla casa dei genitori naturali
di Vittorino Compagno
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Venerdì 12 Aprile 2024, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 13:59

VIGONOVO - Ha 60 anni e vive nell’hinterland padovano. A soli 5 anni, cioè oltre mezzo secolo fa, era stata data in adozione. Dopo accurate e lunghe ricerche, nei giorni scorsi la donna è riuscita a ritrovare le sue origini e i suoi sei fratelli (il settimo è purtroppo deceduto), scoprendo che non viveva molto lontano dall'abitazione dei genitori naturali. E la settimana prossima si incontreranno tutti insieme per la prima volta. 
Sarà un incontro strettamente privato, che doveva rimanere segreto. Ad una cerimonia religiosa celebrata appositamente per loro dal parroco del paese, seguirà un convivio familiare intimo, poiché “l’attuale gioia si mescola alla sofferenza trascorsa e i due sentimenti sono ancora troppo complessi per esternarli pubblicamente”. Sono però bastate poche righe sull’avvenimento rese pubbliche sui social network da un parente, perché la notizia facesse il giro del paese in un battibaleno. 

VICENDA DOLOROSA

Oggi come allora, le dolorose vicende che hanno interessato la famiglia (quella naturale) di Vigonovo sono ancora vive tra gli anziani del territorio. Mentre i genitori naturali della donna sono deceduti da vari anni, uno di quelli adottivi è ancora in vita. «Conosco la dolorosa storia della famiglia e da poco sono venuto anche a conoscenza dell’attuale sviluppo, ma ritengo che la gestione dell’evento sia qualcosa di interiore e strettamente appartenente alle persone dei due nuclei familiari», ha commentato il sindaco di Vigonovo, Luca Martello. E anche il parroco di Vigonovo, don Fabio Fioraso, ha ammesso di conoscere la vicenda ma preferisce non commentarla.  

LA FAMIGLIA 

I genitori naturali della donna ebbero infatti otto figli. Era una famiglia assai problematica e, poiché le loro condizioni economiche erano assai limitate, oltre mezzo secolo fa in loro aiuto intervenne l’ufficio dell’assistenza comunale di Vigonovo. I quattro figli più giovani vennero quindi mandati in più collegi a spese del Comune, ma dopo qualche tempo, quando i genitori si recarono a visitare la più piccola di tutti, non la trovarono più. La mamma fece il finimondo e per calmarla dovette perfino intervenire la forza pubblica. Di fatto la bambina, con l’avallo dell’assistente sociale del Comune di Vigonovo e di un allora parroco del paese, venne data in adozione ad una famiglia padovana.  

GLI APPELLI

Di lei non si seppe più nulla, nonostante nel corso del tempo i suoi fratelli si fossero rivolti prima alla trasmissione televisiva “Portobello” condotta da Enzo Tortora, poi a quella “Così lontani così vicini” condotta da Albano e Paola Perego, a “Chi l’ha visto” e persino a Vincenzo Muccioli, il fondatore della Comunità di San Patrignano. 
É rimasto senza alcun esito anche un esposto presentato al Tribunale di Venezia per tentare di fare luce sulla complicata adozione.

Dopo 55 anni, a trovare la sua famiglia naturale è stata invece proprio lei, la bambina “perduta”, molto probabilmente prelevata dal collegio in maniera illegittima. 

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