VACONE - Una villa romana che sta riemergendo tra gli uliveti di Vacone. Si tratta dell'ennesima scoperta archeologica nel Reatino, che sta venendo alla luce con il coordinamento del funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, con delega per Rieti, Giovanna Alvino, attraverso la teza campagna di scavi della Rutgers University Neawark del New Jersey, sotto la guida del direttore del progetto, Gary D. Farney, del direttore sul campo, Dylan Bloy e del direttore di sito, Giulia Masci.
La villa, che sembra essere stata in uso tra il I secolo a.C.
Lo scavo è anche un'occasione di studio e di apprendimento per ragazzi provenienti da ogni parte degli Stati Uniti: quest'anno, si è raggiunta la cifra record di 40 partecipanti tra studenti e staff, che possono contare sul sostegno del sindaco di Vacone, Roberto Renzi, e sull'interesse di tutti gli abitanti del paese. La villa di Vacone promette di svelare ancora numerose sorprese e si auspica si possa un giorno anche dare un nome al proprietario, che fece realizzare mosaici e decori e che la tradizione vuole da sempre identificare con Orazio, al punto da indurre qualcuno a realizzare iscrizioni false a suo nome e a nasconderle nel terreno del sito auspicando, così, di convincere i ricercatori.