Dalla A alla Z, il manifesto ambientalista di Papa Francesco contro il global warming

Dalla A alla Z, il manifesto ambientalista di Papa Francesco contro il global warming
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 17 Giugno 2015, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 20:52

Città del Vaticano. E’ già stata bocciata da Jeb Bush, candidato alla Casa Bianca e pure dalla Polonia, uno dei Paesi europei maggiormente interessati all’estrazione del carbone, che ieri mattina su uno dei giornali a maggiore diffusione titolava: L’enciclica del Papa è antipolacca. Il Papa però guarda oltre e sembra non curarsi troppo delle critiche (prevedibili). All’udienza generale di stamattina ha parlato ai fedeli della sua enciclica: «è dunque un appello alla responsabilità in base al compito che Dio ha dato all'essere umano 'creare e custodire il giardino». «Laudato sì» è dedicata alla cura dell'ambiente. Bergoglio ha chiesto di accogliere con “animo aperto questo documento, che si pone nella linea della dottrina sociale della Chiesa». Ecco in pillole, dalla A alla Z, la seconda enciclica di Francesco.

A come Aborto. “Non appare prati­cabile un cammino educativo per l’accoglienza degli esseri deboli che ci circondano, che a volte sono molesti o importuni, quando non si dà pro­tezione a un embrione umani”. A come Acqua. “L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per que­sto è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità”.

B come Banche. “Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura”.

C come Casa. “La mancanza di alloggi è grave in molte parti del mondo, tanto nelle zone rurali quanto nelle grandi città, anche perché i bilanci statali di solito coprono solo una piccola parte della do­manda. Non soltanto i poveri, ma una gran par­te della società incontra serie difficoltà ad avere una casa propria. La proprietà della casa ha molta importanza per la dignità della persona e per lo sviluppo delle famiglie. Si tratta di una questione centrale dell’ecologia umana”.

C come Corruzione. “Serve vigilanza sull’applicazione delle norme, contrasto della corruzione, azioni di controllo operativo sull’emergere di effetti non desiderati dei processi produttivi, e intervento opportuno di fronte a rischi indeterminati o potenziali. Esi­ste una crescente giurisprudenza orientata a ri­durre gli effetti inquinanti delle attività imprendi­toriali (…) la corruzione che nasconde il vero impatto ambientale di un progetto in cambio di favori spesso porta ad accordi ambigui che sfug­gono al dovere di informare ed a un dibattito ap­profondito”.

D come Demografia. “La crescita demogra­fica è pienamente compatibile con uno sviluppo integrale e solidale ».2 Incolpare l’incremento demografico e non il consumismo estremo e se­lettivo di alcuni, è un modo per non affrontare i problemi. Si pretende così di legittimare l’attua­le modello distributivo, in cui una minoranza si crede in diritto di consumare in una proporzio­ne che sarebbe impossibile generalizzare, perché il pianeta non potrebbe nemmeno contenere i rifiuti di un simile consumo”.

F come Finanza. “Sono lodevoli e a volte ammirevoli gli sforzi di scienziati e tecnici che cercano di ri­solvere i problemi creati dall’essere umano. Ma osservando il mondo notiamo che questo livel­lo di intervento umano, spesso al servizio della finanza e del consumismo, in realtà fa sì che la terra in cui viviamo diventi meno ricca e bella, sempre più limitata e grigia, mentre contempo­raneamente lo sviluppo della tecnologia e delle offerte di consumo continua ad avanzare senza limiti.”

F come Futuro. “La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare”.

G come Gender. “Imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne cura e a rispettare i suoi significati è essenziale per una vera ecologia uma­na.

Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere sé stessi nell’incontro con l’altro di­verso da sé. In tal modo è possibile accettare con gioia il dono specifico dell’altro o dell’altra, ope­ra di Dio creatore, e arricchirsi reciprocamente. Pertanto, non è sano un atteggiamento che pre­tenda di « cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa”.

G come Gemiti. “I gemiti di so­rella terra, che si uniscono ai gemiti degli abban­donati del mondo, con un lamento che reclama da noi un’altra rotta. Mai abbiamo maltrattato e offeso la nostra casa comune come negli ultimi due secoli”.

G come Giustizia. “Un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.

G come Global Warming. “L’umanità è chiamata a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita, di produzione e di consumo, per com­battere questo riscaldamento o, almeno, le cause umane che lo producono o lo accentuano. È vero che ci sono altri fattori (quali il vulcanismo, le variazioni dell’orbita e dell’asse terrestre, il ciclo solare), ma numerosi studi scientifici indicano che la maggior parte del riscaldamento globale degli ultimi decenni è dovuta alla grande concen­trazione di gas serra (anidride carbonica, meta­no, ossido di azoto ed altri) emessi soprattutto a causa dell’attività umana”.

I come Imprenditori. “L’attività imprenditoriale, che è una nobile voca­zione orientata a produrre ricchezza e a migliora­re il mondo per tutti, può essere un modo molto fecondo per promuovere la regione in cui colloca le sue attività, soprattutto se comprende che la creazione di posti di lavoro è parte imprescindi­bile del suo servizio al bene comune”.

I come Ipoteca sociale. “La Chiesa di­fende sì il legittimo diritto alla proprietà privata,

ma insegna anche con non minor chiarezza che su ogni proprietà privata grava sempre un’ipoteca sociale, perché i beni servano alla destinazione generale che Dio ha loro dato. Pertanto affer­ma che « non è secondo il disegno di Dio gestire questo dono in modo tale che i suoi benefici sia­no a vantaggio soltanto di alcuni pochi ». Que­sto mette seriamente in discussione le abitudini ingiuste di una parte dell’umanità”.

L come Linguaggio. “Se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore e del consumatore o del mero sfruttatore”.

M come Menzogna “Ciò suppone la menzogna circa la disponibilità infinita dei beni del pianeta, che conduce a “spremerlo” fino al limite e oltre il limite. Si tratta del falso presup­posto che « esiste una quantità illimitata di ener­gia e di mezzi utilizzabili”.

O come Ogm. “L’estendersi di queste colti­vazioni distrugge la complessa trama degli eco­sistemi, diminuisce la diversità nella produzione e colpisce il presente o il futuro delle economie regionali. In diversi Paesi si riscontra una tenden­za allo sviluppo di oligopoli nella produzione di sementi e di altri prodotti necessari per la coltiva­zione, e la dipendenza si aggrava se si considera la produzione di semi sterili, che finirebbe per obbligare i contadini a comprarne dalle imprese produttrici”.

P come Pattumiera. “La terra, nostra casa, sembra trasfor­marsi sempre più in un immenso deposito di im­mondizia”.

P come Pillola “Non man­cano pressioni internazionali sui Paesi in via di sviluppo che condizionano gli aiuti economici a determinate politiche di salute riproduttiva”.

P come Proprietà privata. “Il principio della subor­dinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni e, perciò, il diritto universale al loro uso, è una “regola d’oro” del compor­tamento sociale, e il « primo principio di tutto l’ordinamento etico-sociale ». La tradizione cri­stiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata”.

R come Risorse. “È prevedibile che, di fronte all’esaurimento di alcune risorse, si vada creando uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con no­bili rivendicazioni”.

M come Menzogne. “Molti di coloro che detengono più risorse e potere economico o politico sembrano con­centrarsi soprattutto nel mascherare i problemi o nasconderne i sintomi, cercando solo di ridurre alcuni impatti negativi di cambiamenti climatici”.

R come Riscaldamento della Terra. “Il riscaldamento causato dall’enorme consumo di alcuni Paesi ricchi ha ripercussioni nei luoghi più poveri della terra, specialmente in Africa, dove l’aumento della temperatura unito alla siccità ha effetti disastrosi sul rendimento delle coltivazioni. A qualunque azione sulla na­tura può avere conseguenze che non avvertiamo a prima vista, e che certe forme di sfruttamento delle risorse si ottengono a costo di un degrado che alla fine giunge fino in fondo agli oceani”.

R come Riciclo. “Non si è ancora riusciti ad adottare un modello circolare di produzione che assicuri risorse per tutti e per le generazioni future, e che richiede di limitare al massimo l’uso delle risorse non rinnovabili, moderare il consu­mo, massimizzare l’efficienza dello sfruttamento, riutilizzare e riciclare”.

S come Squilibri. “Esiste il debito ecologico, soprattutto tra il Nord e il Sud, connesso a squilibri commerciali con con­seguenze in ambito ecologico, come pure all’uso sproporzionato delle risorse naturali compiuto storicamente da alcuni Paesi”.

T come Tecnologia. “La tecnologia che, legata alla finanza, pretende di essere l’unica so­luzione dei problemi, di fatto non è in grado di vedere il mistero delle molteplici relazioni che esistono tra le cose, e per questo a volte risolve un problema creandone altri”.

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