Il prossimo presidente della Repubblica sarà «un arbitro, non un giocatore» capace di «rappresentare l'unità d'Italia». Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Tg5, al quale ha espresso l'auspicio che sia evitata «la figuraccia» dell'aprile 2013, anche si si è detto sicuro che il Parlamento procederà «in modo abbastanza rapido».
«Il presidente della Repubblica c'è, si chiama Giorgio Napolitano - ha detto Renzi - e tutti gli siamo grati per tutto quello che ha fatto e anche per le parole dell'ultimo giorno dell'anno.
Alla domanda se abbia «un asso nella manica», Renzi ha replicato: «Questa è una partita seria, non è una partita di carte. I nomi che saranno oggetto del dibattito arriveranno dopo. Quando il presidente si dimetterà, allora discuteremo. L'importante è che non si facciano le figuracce dell'altra volta, quando ci sono state troppe votazioni a vuoto. Quando arriva il momento con calma e serenità dimostreremo che c'è una politica adulta in grado di decidere».