Foligno, l'Aeronautica fa scuola di solidarietà e accoglienza insieme ad Oma

Foligno, l'Aeronautica fa scuola di solidarietà e accoglienza insieme ad Oma
di Giovanni Camirri
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Mercoledì 14 Febbraio 2018, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 17:47
FOLIGNO - L'Aeronautica Militare è a Foligno per il corso di Cultura Aeronautica riservato a 200 studenti delle scuole cittadine. Si tratta del primo evento celebrativo del 70esimo anniversario della costituzione di Oma Spa ha preso avvio questa settimana con i ragazzi delle quarte e quinte classi delle scuole medie superiori di Foligno che stanno frequentando il Corso di Cultura Aeronautica, tenuto dal 60° Stormo di Guidonia dell'Aeronautica Militare, che si concluderà la prossima settimana con la prova di volo su velivoli U 208 A, dei quali O.M.A. S.p.a. si occupa dell'attività di manutenzione e revisione. L’attività di familiarizzazione degli aeromobili insieme ai piloti dell'Aeronautica Militare ha visto protagonisti in aeroporto anche: Ellelle, Associazione Persone Down, Caritas e Università della Terza Età. Tutti sono intervenuti numerosi e con entusiasmo all’iniziativa. Ognuno con i suoi dubbi e le sue paure per una cosa nuova, mai provata. I piloti dell’Aeronautica, gentilissimi e professionali, hanno incoraggiato tutti ad avvicinarsi e salire sui velivoli per provare l’emozione di una cabina di pilotaggio, vedere i comandi e manovrare la cloche, lo strumento che più affascina e dà la sensazione di pilotare anche se con la fantasia. Con l’aiuto dei piloti quasi tutti sono saliti, anche i più paurosi, nonostante la difficoltà dell’accesso per chi ha problemi motori. I più diffidenti piano, piano si sono avvicinati affascinati dalle divise per fare almeno una foto insieme ai militari. C’è chi soddisfatto, scendendo dal velivolo, ha dichiarato “ora non ho più paura degli aerei” e chi, entrato perfettamente nel ruolo, con tanto di comunicazioni radio e tracciato di volo, non voleva più scendere aspettando di decollare. Anche se i gruppi che hanno partecipato erano di diverse realtà sociali si è creato un clima partecipativo e allegro, e nello stesso aereo hanno “volato” anche Mustafà e una docente della Università della terza età. Questa occasione ci dà motivo di credere che le Istituzioni non sono così lontane se vengono coinvolte in iniziative inclusive.







 
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