Rotelli torna in campo?
«Io in questi anni ho collaborato con Giorgia Meloni al ministero della Gioventù, fino a fine 2011, poi mi sono dedicato al mio lavoro di consulenza sui social media. Nato il progetto di Fratelli d’Italia a fine 2012, ho contribuito con entusiasmo alla sua crescita. Oggi, chiusa la mia vicenda giudiziaria, dover aver aspettato che questo accadesse torno a dare il mio contributo».
In corsa per la Camera dei deputati.
«Il partito ha scelto di candidarmi nell’uninominale, nel mio collegio. Una scelta bloccata sì, ma l’elettore può scegliere tra me e altri candidati. Io mi presento con le mie idee, energie e ipotesi di progetti che non sono solo quelle della rottamazione. Per me tutte le fasce di età hanno la loro importanza, sono fermo sulle mie idee ma non sto in una torre d’avorio. Per avere un quadro completo di questo territorio».
Cosa serve allora a questa provincia?
«Il quadro nazionale è abbastanza chiaro, tira aria di ripresa ma qui ancora non si è vista. Ma mentre il centrosinistra è diviso, noi possiamo presentarci uniti e più omogenei, con un programma condiviso, soprattutto a Viterbo. Considerando che poi questo è soltanto il primo passaggio elettorale che ci interessa».
Guarda al voto per il Comune?
«Esatto. Perché c’è una forte voglia di tornare a governare l’Italia dopo quattro anni: può essere l’aperitivo per le elezioni comunali nel capoluogo. C’è già una coalizione che si conterà e che sarà, con le forze civiche, l’architrave per le amministrative».
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