In vino... satira: in mostra a Udine le più belle vignette dedicate al nettare degli dei

In vino... satira: in mostra a Udine le più belle vignette dedicate al nettare degli dei
di Carlo Ottaviano
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Domenica 28 Gennaio 2018, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 11:40

Sarebbe bello se le tensioni mondiali e le dispute politiche italiane si diluissero in un bel bicchiere di vino. Non certo per finire italianamene “a tarallucci e vino”, ma almeno per svelenire il clima e provare a ragionare sui veri argomenti del contendere. Intanto, almeno per sorridere, un tentativo in tal senso arriva dal Movimento Turismo del Vino del Friuli Venezia Giulia che fino al 28 febbraio all’Accademia di Belle Arti “G.B. Tiepolo” di Udine tiene aperta la mostra “Spirito di Vino 18 years”. In esposizione sono le più belle e graffianti vignette satiriche ispirate dal vino, firmate da maestri come Emilio Giannelli, Giorgio Forattini, Valerio Marini ed Alfio Krancic, e da tanti aspiranti vignettisti di tutto il mondo, che raccontano un ventennio di storia d’Italia e di vicende internazionali.  
 

 

Ecco così che Trump e Kim Jong-Un vengono ridicolizzati come fossero bottiglioni di vino oppure chiedendosi se come arma di distruzione di massa convenga usare un Cannonau sardo o uno Schioppettino friuliano; ed ecco, per restare a casa nostra, Ber-lusconi, Ber-goglio e Ber-sani brindare assieme in una vecchia vignetta di Giannelli “perchè il Ber unisce”. Non mancano naturalmente vignette di grande virtuosismo artistico e grafico.

«Nato nel 2000 – ha raccontato Elda Felluga, presidente del Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia, al sito specializzato WineNews -“Spirito di Vino” negli anni è cresciuto costantemente, ed ad oggi abbiamo ricevuto oltre 9.000 vignette provenienti da tutto il mondo, ma mantenendo sempre centrale il suo obiettivo di comunicare il vino in maniera trasversale». Oltre alle opere selezionate per l’edizione 2017, per l'intero mese di febbraio resteranno esposte le più belle vignette realizzate nel corso dei 18 anni del concorso, rivivendo così alcuni dei principali fatti storici, politici e culturali attraverso gli occhi ironici e irriverenti della satira.

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