Roma, accordo Acea-Open Fiber per banda ultra larga: entro il 2023 cablate un milione 200 mila case

Roma, accordo Acea-Open Fiber per banda ultra larga: entro il 2023 cablate un milione 200 mila case
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 12 Gennaio 2018, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 18:09
Roma entra di diritto nel futuro mettendo in cantiere la realizzazione di una rete di comunicazione a banda ultra larga capace di coprire un milione 200mila unità immobiliari entro i prossimi cinque anni. Il progetto rientra nell'accordo firmato questa mattina da Acea e Open Fiber per lo sviluppo della Capitale.

Nel dettaglio, sarà realizzata un'infrastruttura in fibra ottica di ultima generazione destinata a offrire connettività ultraveloce a un milione 200 mila unità immobiliari. Grazie a un investimento complessivo di 375 milioni di euro (350 milioni coperti da Open Fiber e 25 milioni da Acea), il progetto punta a efficientare e migliorare il sistema delle telecomunicazioni e dei servizi all'utenza entro il prossimo 2023. Per la realizzazione saranno utilizzate le reti esistenti ma ne saranno realizzate anche di nuove. I cantieri partiranno in primavera e procederanno gradualmente da Roma sud (dalla Laurentina all'Eur) passando poi al centro storico (dove saranno sfruttate le reti esistenti di Acea senza dar avvio a nuovi scavi) per concludersi infine nel resto della città. Il piano - anche grazie alla tecnologia "Fiber to the home" - consentirà ai cittadini di sfruttare una velocità di connessione di un gigabit al secondo garantendo una qualità di connessione non raggiungibile dalle attuali  tecnologie in uso.

«Questo progetto - ha spiegato l'ad di Acea, Stefano Donnarumma - è una chances per la città per sviluppare servizi innovativi, con questo accordo Acea entra in una nuova dimensione che proietta Roma verso la realizzazione concreta della cosiddetta "Smart city"». Di fatto, l'infrastruttura potrà migliorare i servizi dei singoli cittadini (in ambito domestico e privato) ma essere sfruttata anche per organizzare e controllare al meglio i servizi pubblici della città. In un concetto: saranno rivoluzionate le capacità digitali non solo domestiche ma anche delle aziende e della pubblica amministrazione.

«L'accordo ha una valenza molto chiara per la città - ha aggiunto l'ad di Open Fiber Alisabetta Ripa - con la trasformazione in fibra si consentirà di abilitirare tutti quei servizi dipendenti dalla connettività, migliorando e valorizzando la città in un ottica di economia digitale». La realizzazione della nuovissima rete avrà anche un notevole risvolto occupazionale: nei prossimi 5 anni, saranno impiegate nei cantieri mille persone, con punte di 1.500 durante la fase iniziale. Per il presidente di Acea, Luca Lanzalone, «L'accordo altamente sfidante permetterà di migliorare la qualità della vita». Dopo la Capitale, il progetto sarà esteso a Latina e poi ancora a Rieti e Frosinone.




 
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