I sei numeri che vengono pubblicati ogni 2 mesi raggiungono livelli di vendite ovviamente lontanissimi rispetto ai record toccati negli anni d'oro, con i 5,6 milioni di copie venduti nel 1975.
Negli ultimi anni, infatti, è raro superare il mezzo milione complessivo. «Potremmo giustificare le perdite facendo riferimento al valore di mercato, ma bisogna comunque guardare avanti. Non sono sicuro che la carta stampata sia il modo migliore per comunicare con i nostri fruitori», ha aggiunto Kohn. Nel 2016, come è noto, Playboy aveva preso la rivoluzionaria decisione di eliminare le foto di nudo dalle proprie pagine. Lo scorso anno, però, è arrivata la marcia indietro. «Il nudo non è mai stato il problema, perché il nudo non è un problema», sentenziò in un tweet Cooper Hefner, figlio del fondatore dell'impero. «Ci riprendiamo la nostra identità e ci teniamo a ricordare chi siamo». Forse, però, tutto questo non basterà per sopravvivere.
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