Anna Guaita
Quest'America
di Anna Guaita

Divorzio? A chi va Fido?

di Anna Guaita
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Mercoledì 3 Gennaio 2018, 00:36
NEW YORK – Una coppia divorzia. Che sia una separazione consensuale o no, non si dovrà solo decidere a chi vada l’affidamento dei figli, ma anche chi dei due prenderà la casa, l’automobile, i mobili… e il cane. Gli animali d’affezione infatti sono trattati come oggetti, o almeno finora è stato così: ora negli Usa la legge sta cambiando, e in due Stati, i "pets" hanno acquisito diritti simili a quelli dei bambini.

Se infatti una coppia non è capace di risolvere amichevolmente l’affidamento di Fido, Fuffy o Polly, il giudice avrà l’obbligo di valutare “il benessere e gli interessi dell’animale” nel decidere chi dei due se lo porterà a casa.

La prima a passare questa legge è stata l’Alaska, un anno fa. E dal primo gennaio 2018 la stessa legge è operativa anche nell’Illinois. Se l‘Alaska aveva fatto notizia, era però sembrato un caso un po’ unico, legato anche al fatto che nello Stato si sono avuti alcuni esempi famosi di dispute fra ex coniugi per le mute di cani da slitta, che nel più nordico Stato Usa sono ancora molto comuni e usate sia privatamente che in gare sportive.

Ma ora che anche uno Stato centrale e popoloso come l’Illinois ha compiuto questa scelta, gli animalisti esultano e si dicono convinti che la sensibilità verso i diritti degli animali d’affezione sta diventando un trend.

Effettivamente, se una coppia non riesce a trovare un accordo consensuale sulla sorte dei propri animali, il giudice dovrà d’ora innanzi tenere presente chi dei due potrà garantire loro un’esistenza più sana e sicura. Non dovrà cioè solo considerare i diritti dei due umani, ma “dovrà prendere in considerazione il benessere dell’animale”.

E come deciderà il giudice? Seguirà le stesse linee direttive che segue per l’affidamento dei figli: studierà chi dei due ex coniugi si sia dimostrato più attento, presente e affettuoso verso Fido.

«Chi lo porta fuori a spasso? Chi gli compra il cibo? Chi lo porta dal veterinario per i vaccini? Tutto ciò che avviene nella vita quotidiana di un animale d’affezione diventa rilevante nel decidere il suo affidamento» spiega l’avvocato Erika Wyatt.

Dunque da oggi almeno in due Stati Usa, gli animali d’affezione non sono più giudicati una semplice proprietà, come un frigorifero o un divano.

Ma naturalmente tutti coloro che hanno o hanno avuto un cane, un gatto o anche dei canarini, questa differenza la conoscevano già.
                                                                                                                                                                                                

 

 
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