Nello Stato Pontificio viene istituita la Borsa Valori di Roma. La sua prima sede venne collocata presso l'Archiginnasio della Sapienza. Le contrattazioni erano modeste e gli operatori del mercato erano per lo più banchieri, in numero estremamente esiguo al punto che a dieci anni dalla inaugurazione, nel 1812, risultavano iscritte solamente diciannove persone.
Nel decennio seguente, gli scambi vennero trasferiti a Palazzo Valentini per passare poi, nel 1831 all'interno del Tempio di Adriano. Nel 1832 la Camera di Commercio di Roma redasse un piano di sviluppo che annunciava l'istituzione di una commissione vigilante sulle operazioni di Borsa e di Cambio.