Rifiuti Roma, mezzi Ama rotti e niente aiuti dalla Toscana: a Natale raccolta ai privati

Rifiuti Roma, mezzi Ama rotti e niente aiuti dalla Toscana: a Natale raccolta ai privati
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 21 Dicembre 2017, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 16:19

Ama non ce la fa. Tra Natale e Capodanno si rischia il tracollo nella raccolta dei rifiuti e per questo intende esternalizzare una parte del servizio ai privati. Non solo: ricordate il famoso paracadute, il trasporto di 200 tonnellate di indifferenziato ogni giorno in Toscana? La sindaca Virginia Raggi era talmente convinta della necessità di questo piano B, da scrivere una lettera alla Regione Lazio perché affrettasse i tempi per l'intesa con l'ente guidato dal presidente Rossi.

Una settimana dopo la giunta regionale della Toscana aveva approvato l'accordo e dunque l'Ama aveva tirato un sospiro di sollievo perché era convinta di potere far partire i camion carichi di rifiuti anche verso le province di Lucca e Massa Carrara. Ieri la doccia fredda, causata da una importante inchiesta giudiziaria: la giunta Toscana ha annunciato che sospende gli accordi con il Lazio e la Liguria. In sintesi: i rifiuti romani non possono più andare nella regione confinante, viene a mancare uno dei paracadute (l'altro è quello che consente di portare l'indifferenziato in Abruzzo).

IN PANNE
A mandare in tilt il sistema non c'è solo la difficoltà degli impianti di trattamento a lavorare tutti i rifiuti, ma anche l'emergenza dei mezzi che, a causa delle numerose avarie, rischiano di essere insufficienti nel periodo festivo, quando si registra un forte aumento della produzione dei rifiuti a Roma. Per questo l'altro giorno, in un vertice con i sindacati, l'Ama ha presentato una proposta del presidente nonché direttore generale facenti funzioni, Lorenzo Bagnacani: per un mese esternalizziamo parte della raccolta, in attesa che vadano a buon fine le gare per noleggiare nuovi mezzi. Si parla di camion e compattatori piccoli e grandi, almeno un centinaio, che l'azienda vuole trovare sul mercato per supplire alla cronica mancanza di mezzi perché guasti, una percentuale che oscilla sempre tra il 30 e il 40 per cento. Ma per noleggiarli serve tempo, dunque ecco la soluzione ponte dei privati. I sindacati, quando hanno sentito parlare di esternalizzazione, si sono alzati e se ne sono andati. Sono stati riconvocati per oggi. Al di là della vertenza e dalla fisiologica dialettica tra azienda e sindacati, dalla mossa di Ama però emerge un elemento davvero importante: per Natale Roma non è ancora stata messa in sicurezza, per questo si punta a chiedere l'aiuto dei privati.

Va anche ricordato che Ama ha cercato i volontari tra i dipendenti disponibili a lavorare a Natale, Santo Stefano e Capodanno, perché fermare anche solo per un giorno raccolta e impianti di trattamento può fare precipitare la situazione. Attualmente, i camion che stanno lavorando senza sosta per svuotare i due impianti di trattamento Ama di via Salaria e Rocca Cencia, in modo da avere spazio nel periodo festivo. Sulle strade vi sono ancora situazioni di criticità evidenti. In molti quartieri della periferia est, ad esempio, ci sono cumuli di spazzatura sui marciapiedi. «Qui in zona Tuscolana - racconta un cittadino - da giorni non viene raccolta la carta».

CRISI
Analizza un dipendente di Ama: «Tra noi lavoratori c'è malessere: siamo disponibili a lavorare nei festivi, ma è quasi una beffa, visto che ci avevano tagliato gli straordinari durante l'anno. Siamo in uno stato di emergenza assoluta. I mezzi hanno un'anzianità di media di 14 anni e sono sempre in continua riparazione o bloccati sulle strade. Ogni turno saltano di media 4-5 giri di differenziata per mancanza di mezzi e gli operai vengono mandati a pulire le strade con la scopa, senza il carretto perché neanche quello c'è più, ma con dei sacchi neri che vengono riempiti e lasciati su strada in attesa che si possano ritirare».

Sintesi: in questi giorni Ama è una polveriera.

Il ricorso al privato di per sé non è una novità: già da anni parte della differenziata in bar e ristoranti è appaltata all'esterno, ad esempio nel I e nel II Municipio alla 29 Giugno a cui è stato prorogato l'incarico in attesa di partire con una nuova gara. Ma questo affidamento all'esterno per un mese a cavallo di Natale rappresenta una mossa nuova, che dà il segnale della situazione di difficoltà che si sta affrontando.

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