Arrestato nel 1926 a Milano per attività antifascista, Scoccimarro venne condannato dal Tribunale Speciale a vent'anni di carcere. Nel 1937 la pena fu commutata nel confino, che egli scontò principalmente a Ponza e sull'Isola di Santo Stefano[3]. Liberato dai partigiani comunisti il 17 agosto del 1943, partecipò alla Resistenza e fu uno dei membri più importanti del centro del partito a Roma. Nel dicembre 1944 divenne Ministro dell'Italia occupata nel governo Bonomi III fino al giugno 1945.
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