Papa Francesco difende Lutero, su di lui tanti pregiudizi

Papa Francesco difende Lutero, su di lui tanti pregiudizi
di Franca Giansoldati
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Giovedì 7 Dicembre 2017, 13:17
Città del Vaticano – Su Martin Lutero troppi «pregiudizi». Papa Bergoglio continua a predicare a favore dell'unità dei cristiani aggiungendo un altro tassello per riannodare i fili con i protestanti e riabilitare la figura del Riformatore tedesco che, 500 anni fa, diede vita alla riforma con le famose 95 tesi affisse sul portone della cattedrale di Wittemberg. Se durante il viaggio a Lund, in Svezia, Papa Bergoglio disse che Lutero si può anche considerare come «una medicina per la Chiesa», stamattina ricevendo in udienza i membri della Presidenza della Federazione Luterana Mondiale ha riconosciuto che la Chiesa nei confronti di Lutero ha nutrito per secoli diffidenze e preconcetti. Ecco cosa ha detto Francesco. «Da qui guardiamo anche alla storia passata e ringraziamo Dio perché le divisioni, anche molto dolorose, che ci hanno visto distanti e contrapposti per secoli, negli ultimi decenni sono confluite in un cammino di comunione, nel cammino ecumenico suscitato dallo Spirito Santo. Esso ci ha portato ad abbandonare gli antichi pregiudizi, come quelli su Martin Lutero e sulla situazione della Chiesa Cattolica in quel periodo».

Il Papa ha poi elogiato il lavoro di ricucitura fatto dal Concilio Vaticano II ad oggi dalla Federazione Luterana Mondiale e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, un organismo nato nel 1967; «è stato un dialogo di cui fare memoria grata oggi, a distanza di cinquant’anni, anche riconoscendo alcuni testi particolarmente importanti, quali la Dichiarazione Congiunta sulla dottrina della giustificazione e, da ultimo, il documento Dal conflitto alla comunione».

Questa impostazione però non trova compattezza tra i teologi. Recentemente anche il cardinale Gehard Mueller, ex presidente della Congregazione della Dottrina della Fede e sostituito da Papa Bergoglio allo scadere del quinquennio di permanenza in curia, aveva ritenuto inaccettabile affermare che la riforma di Lutero fosse considerata un «evento dello Spirito Santo». A suo parere è stata il contrario («Perché lo Spirito Santo aiuta la Chiesa a conservare la sua continuità tramite il magistero della Chiesa, soprattutto nel servizio del ministero Petrino: su Pietro solo Gesù ha fondata la Sua Chiesa (Mt 16,18) che è “la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità» ( 1Tim 3,15). Lo Spirito Santo non contraddice se stesso». Insomma, l'entusiasmo nei confronti di Martin Lutero non sempre fa proseliti. Altri teologi in questi mesi hanno messo in evidenza che la sua teologia ha rappresentato la distruzione dell’unità di milioni di cristiani con la Chiesa cattolica. «Non è corretto neanche affermare che Lutero aveva inizialmente buone intenzioni, Lutero aveva sì intenzione di lottare contro il commercio delle indulgenze, ma l’obiettivo non era l’indulgenza come tale ma in quanto elemento del sacramento della penitenza».





 
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