Il partito di Grasso e la "minaccia" di chi sta più a sinistra

Il partito di Grasso e la "minaccia" di chi sta più a sinistra
di Mario Ajello
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Lunedì 4 Dicembre 2017, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 11:15

I Liberi e Uguali ieri hanno incoronato leader Pietro Grasso. Ma la sinistra è una sinistra piena di sigle e di formazioni e c'è sempre l'ossessione che ci sia qualcuno ancora più a sinistra di te pronto a rubarti voti. Proprio in questa situazione si trova il partito dalemian-bersaniano di Grasso. La concorrenza a sinistra di Rifondazione Comunista, guidata da Maurizio Acerbo, qualche fastidio potrebbe provocarlo.

Da quelle parti c'è una area, anche formata da giovani e non solo dallo zoccolo duro iper-comunista, che per D'Alema e Bersani, più o meno considerati liberisti mascherati, non voterebbe mai. Poi a sinistra della sinistra ci sono i girotondini di Montanari e Falcone. Ieri hanno detto
«mai con i Liberi e Uguali» di Grasso. I quali però fanno spallucce: «Il gruppetto di intellettuali alla Falcone-Montanari sono l'ultima delle nostre preoccupazioni».

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