Facebook, team elettorale anti-fake news. Pronta missione Osce sul clima pre-urne

Facebook, team elettorale anti-fake news. Pronta missione Osce sul clima pre-urne
di Andrea Andrei
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Mercoledì 29 Novembre 2017, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 00:46

Il dilagare delle fake news non preoccupa solo la politica. Perché se, come riportato giorni fa dal New York Times, c'è il rischio concreto che lo svolgimento delle elezioni venga inquinato da un flusso di informazioni manipolate, d'altra parte questo finisce per danneggiare fortemente le piattaforme che quelle informazioni le diffondono e le amplificano, social network in primis.

Ecco perché Facebook è pronto a mettere in campo «un team qualificato» per vigilare sul prossimo voto in Italia. A riferirlo è Laura Bononcini, responsabile delle relazioni istituzionali di Facebook Italia, che specifica come la squadra «gestirà le segnalazioni e prenderà le misure appropriate». Non è ancora chiaro da quante persone sarà composto il team, né da dove opererà (non è detto che avrà base nel nostro Paese), ma è certo che l'azienda sta prendendo la questione molto seriamente. Che quella delle bufale online fosse una minaccia per la piattaforma, Facebook lo aveva capito già da un paio d'anni, prima che il problema esplodesse con le elezioni americane. Tanto che il ceo Mark Zuckerberg nel novembre del 2016, dopo un iniziale scetticismo («Che le bufale su Facebook influenzino le elezioni è un'idea folle», aveva detto), ha annunciato battaglia. Oggi la sua azienda si è detta pronta a raddoppiare il dipartimento di 10 mila persone dedicato alla sicurezza online (cosa che probabilmente inciderà sui risultati trimestrali del colosso Usa). Non solo: sta sperimentando (per ora solo in Francia, Germania e Usa) i fact-checkers, soggetti indipendenti come Associated Press, Politifact e Snopes che valutano le notizie e segnalano le probabili bufale.

30 MILA PROFILI RIMOSSI
Se questo fronte rappresenta la massima priorità per Facebook, è perché quest'ultima si sta rendendo conto che diventare un veicolo privilegiato per la disinformazione potrebbe finire per allontanare la comunità con la quale ha cercato di coltivare negli anni un rapporto di fiducia. E proprio a quella community fa appello nel contrasto alle false notizie, ribadendo che cancellare account e bloccare pagine, com'è stato fatto ad esempio nel caso delle elezioni francesi ad aprile (30 mila profili rimossi), non è sufficiente: «L'istruzione e l'alfabetizzazione mediatica sottolinea Bononcini sono una parte cruciale del nostro sforzo». Il che si traduce in un invito agli utenti a prendere accortezze prima di diffondere notizie e di segnalare alla piattaforma eventuali sospetti per bloccare le bufale in tempo. Insomma: aiutati che Facebook ti aiuta.

E mentre il M5S rivendica attraverso il blog quanto il proprio sia «un network che raggiunge ogni giorno milioni di italiani nella massima trasparenza», Matteo Salvini accusa Renzi di «propagandare le bufale col megafono dai tg» e di volere poi «imbavagliare la rete».

L'Osce intanto fa sapere che manderà una missione per valutare l'eventuale invio di osservatori elettorali nel caso in cui dall'Italia dovesse arrivare un invito ufficiale. La Farnesina ha già invitato gli osservatori «come da prassi», si apprende. «L'Odihr (l'unità Affari Pubblici dell'ufficio per le Istituzioni democratiche e i Diritti umani, ndr)- spiega l'organizzazione - invierà una missione di valutazione delle necessità, incontrando i rappresentanti delle autorità e dei partiti politici, della società civile e dei media. La missione valuterà il clima pre-elettorale e raccomanderà se l'Odihr monitorerà le prossime elezioni».

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