Roma, con Gustamundo il ristorante apre le cucine agli chef rifugiati nei centri di accoglienza

Roma, con Gustamundo il ristorante apre le cucine agli chef rifugiati nei centri di accoglienza
di Cristina Montagnaro
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Martedì 28 Novembre 2017, 21:56 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 13:09
Siria, Turchia, Algeria, Mauritania, Marocco, Eritrea, Gambia, Etiopia, passando per Cuba e Venezuela. Un giro del mondo in cucina attraverso i piatti di questi paesi che si potranno gustare a Roma, in Prati nel bistrot ristorante Settembrini. Ricette  buone e appetitose come i falafel  ma con qualcosa in più, perché a prepararle saranno insieme agli chef rifugiati e migranti, che erano cuochi nei loro paesi d’origine e che ora sono ospiti dei centri di accoglienza, grazie al progetto “Gustamundo, ogni piatto una storia”. Diversi gli appuntamenti: 5, 12, e 19 dicembre.

Oggi è la volta della cucina dell’Algeria e della Mauritania con Djamila e Coumba che preparano un menù di degustazione tipico a base di riso, pollo e cipolle stufate, polpette d’agnello, con mandorle tostate, speziate, un po’ di prezzemolo e riso in grado di trasmettere i profumi e gli odori della loro terra.
Coumba e Djamila sono due ragazze della Mauritania e dell’Algeria di 24 e 38 anni e sono due cuoche. Sono in Italia ospiti del centro di accoglienza di via Staderini, a Roma.
«Mi è piaciuta molto quest’esperienza –afferma Coumba- sono in Italia da 9 mesi ho preparato questo piatto tipico della Mauritania, è molto buono e piace a tutti ai bambini e ai grandi».
«Io, invece - racconta Djamila - ho preparato la ricetta algerina con cosce di  agnello, spezie, pepe nero, mandorle, ceci e per decorazione il limone».

Hanno preparato i piatti insieme agli chef del ristorante : «All’inizio è stato un po’ difficile comunicare, ma siamo riusciti benissimo ad  esprimerci davanti al cibo con i piatti e con  le presentazioni abbiamo conosciuto un  modo diverso di usare le spezie, gusto forti e decisi che rendono i piatti realmente gradevoli per ogni palato» affermano gli chef Andrea Fugnanesi e Michele Sgarra.
 
Gustamundo nasce con l’obiettivo di promuovere l’integrazione sociale attraverso la cucina. “Ogni cena, una storia” è lo slogan di questa iniziativa: ai fornelli si alternano di settimana in settimana cuochi itineranti, diventando protagonisti in cucina realizzando specialità e prelibatezze del loro paese di origine. Al termine della cena, gli chef salgono in sala a raccontare agli ospiti i loro piatti, la tradizione che li sorregge, la loro storia personale.
L’idea è nata a Pasquale Compagnone, titolare di un ristorante: «Per contrastare il pregiudizio sui migranti ho pensato a come potessi far emergere qualcosa di positivo e qual è il modo migliore se non la cucina? Riesce a sviluppare le professionalità e a dargli un’opportunità di lavoro. Un porto attraverso il quale si possa spiccare il volo. Vorrei  invitare i ristoratori di Roma a dare una possibilità a queste persone, ad aprirsi alle cucine internazionali ed avere fiducia in loro ».

Questa esperienza di integrazione sociale attraverso la cucina che per alcune date si sposta anche da Settembrini in Prati ha sede tutte le sere  nel ristorante equo e internazionale in via De Vecchi Pieralice, a Valle Aurelia. Dove migranti chef preparano le loro migliori ricette per i clienti. Il loro progetto di inserimento lavorativo continua perché per la prima volta i cuochi migranti organizzeranno anche catering esterni.
L’incasso della serata sarà devoluto per finanziare progetti di inclusione sociale come i corsi di cucina professionale per i ragazzi che partecipano al progetto. Per chi volesse saperne di più sul sito gustamundo.it è possibile vedere le cucine delle serate o scrivere a: info@gustamundo.it.
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