Banca Etruria, duemila parti civili ammesse dal giudice

Banca Etruria
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Giovedì 23 Novembre 2017, 22:27
Sono duemila, tra risparmiatori e azionisti, le parti civili ammesse dal gup di Arezzo Giampiero Borraccia in occasione dell'udienza preliminare stamani per il crac di Banca Etruria. Ammessa anche la costituzione del liquidatore dell'istituto, Giuseppe Santoni, che un mese fa aveva dato il via all'azione di responsabilità in sede civile a Roma. Il gup ha invece escluso i Comuni di Arezzo e Castiglion Fiorentino e le associazioni come tali, tra cui Confconsumatori e Federconsumatori il cui presidente in Toscana, Giuseppe Ferrari, ha comunque annunciato che alla prossima udienza, il 29 novembre, la richiesta sarà riproposta.
L'udienza si è svolta in un tribunale blindato dalle forze dell'ordine, con una quarantina di risparmiatori, tenuta fuori
dalla stessa area di pertinenza esterna al palazzo di giustizia . «Non siamo delinquenti, siamo sempre stati
civili, questo cordone di sicurezza come in un processo per mafia è vergognoso», ha detto uno dei rappresentanti dei risparmiatori che hanno esposto alcuni cartelli contro il decreto salvabanche.
L'udienza preliminare, che vede riunificati quattro filoni di indagine (per bancarotta e bancarotta bis, vicenda liquidazione all'ex direttore generale Luca Bronchi e responsabilità dei
sindaci revisori), affronterà nel prossimo passaggio in aula le richieste di rito abbreviato. Ancora da valutare quanti tra gli imputati ne faranno richiesta. Oggi intanto il gup ha acquisito le richieste del pm Andrea Claudiani, assente per motivi personali. Curiosità della giornata, proprio stamani, in contemporanea al processo, ad Arezzo è stata rimossa l'insegna di Banca Etruria che ancora campeggiava sulla sede storica dell'istituto per collocare quella di Ubi: lunedì si concluderà l'acquisizione definitiva di quella che era già divenuta, in via transitoria, Banca Tirrenica.
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