Ancona, «Ti ucciderò e mangerò il tuo cuore»: arrestato stalker, in passato aveva ucciso la moglie

Ancona, «Ti ucciderò e mangerò il tuo cuore»: arrestato stalker, in passato aveva ucciso la moglie
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Lunedì 13 Novembre 2017, 23:40 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 17:44
Appostamenti e molestie, auto incendiate, bossoli di proiettili recapitati a casa. Minacce terrificanti: «Sei stata cattiva con me, ti ucciderò. Ti mangerò il cuore», scriveva alla donna che non ricambiava le sue attenzioni e che lui non riusciva a dimenticare. Ora, Jurgen Mazzoni, 42 anni, di Senigallia (Ancona), è stato arrestato per stalking aggravato e continuato. Sedici anni fa uccise la moglie diciannovenne che voleva lasciarlo, mentre adesso perseguitava una ventenne che non voleva saperne delle sue avances. L'uomo, arrestato ieri da alcune poliziotte della Squadra mobile di Ancona e della Sezione violenze di genere e crimini d'odio dello Sco di Roma, è finito di nuovo in carcere. Le molestie nei confronti della ragazza e della sua famiglia sono andate avanti per più di un anno.

Dalle indagini è emersa un'escalation di violenza. Dalla foratura delle gomme di un Ducato all'incendio di un'auto, dalle minacce via sms da cabine telefoniche e da un profilo Facebook falso, fino a numerose lettere minatorie e a 4 bossoli fatti trovare in una busta. Mazzoni non accettava che la giovane vittima frequentasse altri ragazzi e la tormentava per costringerla a interrompere ogni relazione. Per gli auguri di compleanno le aveva inviato l'ennesima lettera, intercettata dai poliziotti: «Sei stata cattiva con me, ti ucciderò. Ti mangerò il cuore». Frasi emblematiche della volontà di annientare la giovane, ha sottolineato il vice questore aggiunto Francesca Romana Capaldo, dirigente della Sezione violenza di genere e crimini d'odio dello Sco.

Il 13 agosto scorso, Mazzoni, rimasto in carcere fino al 2010 per scontare la condanna a 14 anni di reclusione per l'omicidio e l'occultamento del cadavere della moglie, era finito ai domiciliari. La misura era stata ulteriormente alleggerita: divieto di avvicinamento alla ventenne. Nonostante i provvedimenti, ha spiegato il dirigente della Mobile di Ancona, Carlo Pinto, lo stalker aveva continuato a insistere. Tanto da indurre gli agenti a intervenire. A casa sua sono stati trovati 19 coltelli (scimitarre, machete, lame d'assalto), due fucili di precisione ad aria compressa, un grosso cappio e sassi con scritte date e ricordi "poetici": segno di un profilo psicologico complicato e di una personalità non lineare, per gli inquirenti.

«Cos'è tutta questa polizia? Sono un bravo ragazzo», ha detto l'indagato agli agenti che lo aspettavano sotto casa, dove era appena tornato dopo aver partecipato a un motoraduno in Germania.
La misura di custodia in carcere, firmata dal gip Antonella Marrone, è stata chiesta dal pm Ruggiero Dicuonzo. Sedici anni fa, dopo aver strangolato la moglie con un filo elettrico e dopo aver abbandonato il cadavere nella vasca da bagno, Mazzoni andò a bere con gli amici prima di gettare il corpo in una cava.
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