Roma, in via Tomacelli arriva la libreria-bistrot Feltrinelli

Roma, in via Tomacelli arriva la libreria-bistrot Feltrinelli
di Maria Lombardi
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Venerdì 13 Ottobre 2017, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 13:00
Evviva, dopo l'amarezza di tante vetrine sparite finalmente in centro si torna a inaugurare. E che evento, il mega store che è anche un museo e promette d'essere la nuova attrattiva cultural-fashion, una tappa nel tour di chi va a scoprire Roma. Pochi passi e in via Condotti e in piazza di Spagna sono giorni di vendemmia, fino al 21 ottobre, con il sodalizio tra vini e lusso. Una nuova aria si respira nelle strade salotto? Qualcosa torna a muoversi dopo anni un po' stagnanti? Di sicuro, segnali di fermento e ce n'era un gran bisogno, dicono gli operatori. La prossima apertura, in via Tomacelli: il 19 ottobre si inaugura il bistrot con libri, musica e cinema della Feltrinelli.

IL FERMENTO
«Ce lo aspettavamo da tanto, un momento così. Una gran bella novità, era ora», Pietro Lepore, titolare dell'Harry's e presidente dell'associazione via Veneto, è «contento per il centro». Da qualche tempo, lungo la strada che era un mito non si fa altro che prendere nota del degrado - dagli alberi pericolanti ai ratti - e scrivere appelli con tanto di firme perché qualcuno si ricordi che quella non è una via qualunque. «Mi auguro che l'apertura della Rinascente rappresenti un momento di svolta». Intanto si festeggia la bella notizia. «Negli ultimi anni abbiamo assistito solo a chiusure, una vetrina dietro l'altra. E questa è la prima inaugurazione dopo chissà quanto tempo. Speriamo che altri seguano questa strada e si torni a investire in attività nel centro storico, ce n'è un gran bisogno».

Qualcosa si sta muovendo, assicura Massimiliamo De Toma, presidente di Federmoda. «C'è una nuova attenzione verso la nostra città da parte di imprenditori di un certo livello. Presto ancora per parlarne, ma il movimento c'è. Ed è una cosa molto positiva perché ultimamente non si sentiva proprio nulla. Tutto era fermo». Si rinasce dalla Rinascente? «A Roma farà di sicuro un gran bene il department store con marchi di lusso. E poi in via del Tritone, in quella cornice. Farà bene al centro storico e mi auguro a tutta la città». Le belle vetrine, i resti dell'acquedotto in mostra, i ristoranti gourmet possono rappresentare molto. Senza dimenticare, aggiunge De Toma, il tanto che c'è ancora da fare «nella lotta contro l'abusivismo e per il decoro». Gli investitori ci sono, «e non solo nel nostro settore, ma l'amministrazione deve dare qualche segnale in direzione del cambiamento. Come Confcommercio abbiamo decido di essere parte dell'iniziativa della Vendemmia in via Condotti per far crescere il nostro centro storico, ma vorremmo anche che fosse tutta la città a beneficiarne».

IL TURISMO
Di sicuro la Rinascente è un passo avanti decisivo nella direzione della qualità. «Vorremmo che Roma tornasse ad avere appeal tra i turisti che apprezzano la nostra ristorazione, la nostra cultura, i nostri alberghi. Siamo aperti a tutti, ma se vogliamo che la città cresca bisogna far crescere il turismo di qualità».

Qualche progetto c'era, ma si è fermato. Come quello del gruppo cinese che voleva fare del palazzo della Zecca di piazza Verdi un hotel di lusso e non è andato a buon fine. «Siamo contenti per l'inaugurazione della Rinascente», Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Lazio. «Vuol dire che lottando con le unghie e con i denti si può realizzare qualcosa in questa città. Magari ce ne fosse una al mese di queste inaugurazione. Ma quanto tempo c'è voluto per arrivare a questo evento?». Tra ostacoli e burocrazia, «qui va tutto troppo a rilento».
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