Corea del Nord, Trump impone nuove sanzioni. La Cina blocca i conti di Pyongyang

Corea del Nord, Trump impone nuove sanzioni. La Cina blocca i conti di Pyongyang
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Giovedì 21 Settembre 2017, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 07:44

Nuove sanzioni in arrivo per la Corea del Nord. Ad annunciarlo è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha definito inaccettabile il flusso di denaro che continua ad arrivare a Pyongyang, tramite società finanziarie e persone che fanno affari con il regime.

Le parole di Trump sono sembrate un avvertimento alla Cina, che infatti durante la giornata ha diffuso la notizia del blocco dei servizi bancari a clienti nordcoreani, vietata peraltro dalle sanzioni.

Trump ha firmato l'ordine esecutivo per le sanzioni, annunciandolo in risposta alle domande dei cronisti in un albergo newyorchese. Lì sta incontrando diversi leader, in città per l'assemblea generale dell'ONU. Tra i meeting in programma anche quelli con il premier giapponese Shinzo Abe e con il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-In. Martedì Trump aveva parlato al Palazzo di Vetro, attaccando il «depravato regime» nordcoreano e annunciando: «Non avremo altra scelta che la distruzione totale della Corea del Nord».

Toni più morbidi invece arrivano oggi da Seul. «La Corea del Sud non auspica un collasso del regime nordcoreano, non persegue l'unificazione attraverso un assorbimento del paese vicino o con metodi artificiosi, ha sottolineato oggi Moon Jae-in nel suo discorso al Palazzo di vetro. «Meglio sarebbe un ruolo più attivo dell'ONU per ridurre la tensione nella Penisola coreana, e alla Corea del Nord di «smettere immediatamente di fare scelte spericolate che possono portare al suo isolamento e crollo e a scegliere invece la strada del dialogo».

Intanto la Banca centrale cinese (Pboc) ha chiesto agli istituti di credito locali di bloccare l'offerta di servizi a nuovi clienti nordcoreani e ridurre il giro dei rapporti già in essere. Il mancato rispetto delle sanzioni decise dal Consiglio di sicurezza dell'Onu contro Pyongyang potrebbe causare alle banche «perdite economiche e rischi alla reputazione», è il monito della Pboc, che giustfica così la decisione: «si tratta ormai di una questione politica e di sicurezza nazionale». Anche le università cinesi hanno avviato una campagna di «limitazione delle ammissioni» di nuovi studenti del Nord. Su quelli già iscritti è stato avviato un lavoro di controllo anche da parte della sicurezza.

Quella delle banche cinesi è una scelta «molto coraggiosa» - ha detto ancora Trump - «il nostro obiettivo è la totale denuclearizzazione della Nord Corea e questo nuovo ordine esecutivo taglierà le entrate che finanziano gli sforzi della Corea del Nord per sviluppare le armi più letali conosciute dall'umanità».

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