«Ieri un incaricato della Biennale, per conto dell’ufficio legale, è venuto a sporgere denuncia - confermano dal Comando dei carabinieri - La denuncia è scaturita a seguito di un inventario che ha riscontrato la sparizione dell’opera. Ignoti, dunque, in data imprecisata l’hanno asportata dai magazzini. Non è quindi un furto dell’ultima ora, come il classico eclatante furto estivo. Abbiamo già inoltrato tutta la pratica al comando centrale di Roma per avviare le ricerche dell’opera», fanno sapere i Carabinieri. Il «bene è assicurato, ma il danno non è ancora quantificato». Un’ipotesi al vaglio degli inquirenti, da quanto si apprende, è che l’opera sia andata dispersa durante gli ultimi lavori che hanno coinvolto il Palazzo della Biennale sul Canal Grande. Ma il caso resta aperto. Priorità, ora, è chiarire proprio il lasso di tempo trascorso dall’ultimo inventario o dall’ultima volta in cui l’opera è stata riscontrata al suo posto.
Dalla Biennale di Venezia fanno sapere al Messaggero che la scomparsa dell'opera («un piccolo bronzo considerato opera minore di Consagra») risale al 2000. All'epoca cominciarono i lavori nel palazzo storico e l’Archivio della Biennale (tutti i documenti e le opere), che doveva essere trasferito nella nuova sede del Vega a Marghera, fu momentaneamente distribuito in vari magazzini della città. In uno di questi trasferimenti, l'opera dovrebbe essere scomparsa. «Non è stata mai fatta la denuncia sempre nella speranza in questi anni di ritrovarla in qualche magazzino». Alla fine, dopo che l’archivio dell'Istituzione è stato ulteriormente riordinato e catalogato, ieri, con il suo ufficio legale, la Biennale di Venezia ha deciso di formalizzare la scomparsa dell'opera.
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