Mattarella ricorda le vittime di Marcinelle: «Riflettere su chi emigra oggi»

Mattarella ricorda le vittime di Marcinelle: «Riflettere su chi emigra oggi»
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Martedì 8 Agosto 2017, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 16:37

«Generazioni di italiani hanno vissuto la gravosa esperienza dell'emigrazione, hanno sofferto per la separazione dalle famiglie d'origine e affrontato condizioni di lavoro non facili, alla ricerca di una piena integrazione nella società di accoglienza. È un motivo di riflessione verso coloro che oggi cercano anche in Italia opportunità che noi trovammo in altri Paesi e che sollecita attenzione e strategie coerenti da parte dell'Unione Europea». Lo afferma il Capo dello Stato Sergio Mattarella in occasione dell'anniversario del dramma di Marcinelle in cui morirono 136 italiani.

«L'8 agosto di 61 anni fa a Marcinelle, dove persero la vita, tra gli altri, 136 nostri connazionali, si consumò una sciagura che ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria europea. Il pensiero - ha proseguito il Capo dello Stato - va al bois du cazier, luogo simbolo del lavoro italiano nel mondo e, mentre onoriamo la loro memoria siamo esortati a mantenere vivo il senso di riconoscenza per i sacrifici affrontati dai lavoratori italiani emigrati alla ricerca di un futuro migliore. le loro fatiche sono state feconde. Hanno contribuito a edificare un continente capace di lasciarsi alle spalle le devastazioni della II guerra mondiale e di offrire ai giovani un futuro di pace, crescita e maggiore equità sociale». «Il dramma di Marcinelle - ha aggiunto - ci invita a riflettere anche sul tema irrisolto della sicurezza nei luoghi di lavoro, ancor oggi di grande attualità: rimane un impegno prioritario delle autorità italiane ed europee». 

La tragedia di Marcinelle «contribuì in maniera determinante alla formazione di una coscienza europea», e «ci dà ancora oggi la forza di lavorare per un'Europa più coesa e solidale, come l'avevano immaginata i padri fondatori», ha detto il ministro degli Esteri Angeli Alfano in un messaggio pubblicato sul sito della Farnesina. Un'Europa «che trae origine e sostanza dal genuino spirito di fratellanza fra i suoi popoli» e «che sappia fornire una risposta condivisa, unitaria e partecipe alle grandi emergenze dei nostri giorni» come «il flusso continuo di migranti disperati che oggi, come allora, cadono troppo spesso vittime. 


Nel giorno dell'anniversario della tragedia delle Marcinelle non manca anche una polemica: «Mattarella paragona gli italiani emigrati (e morti) nel mondo ai clandestini mantenuti in Italia per fare casino? Si vergogni! Mattarella non parla a nome mio. #STOPINVASIONE», scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini commentando il messaggio del presidente della Repubblica. «È vergognoso che il presidente Mattarella, nel ricordare la strage di Marcinelle, paragoni gli italiani che andavano a sgobbare in Belgio o in altri Stati, dove lavoravano a testa bassa, dormendo in baracche e tuguri, senza creare problemi, agli immigrati richiedenti asilo che noi ospitiamo in alberghi, con cellulari, connessione internet, per farli bighellonare tutto il giorno e avere poi problemi di ordine pubblico, disordini, rivolte come quella avvenuta oggi nel napoletano dove otto immigrati minorenni hanno preso in ostaggio il responsabile della struttura che li ospita», ha attaccato Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda. «Paragonando questi richiedenti asilo nullafacenti agli italiani morti a Marcinelle il presidente Mattarella infanga la memoria dei nostri connazionali.

Si vergogni».

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