Rieti, il saluto del vescovo Pompili
e del sindaco Cicchetti ai 41 piloti
della Coppa del Mediterraneo

Il vescovo Pompili e il sindaco Cicchetti al Ciuffelli
di Giacomo Cavoli
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Martedì 1 Agosto 2017, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 13:12

RIETI - La sorpresa del primo giorno di gara, per i 41 piloti impegnati alla Coppa Internazionale del Mediterraneo, all'aeroporto Ciuffelli, è la visita del sindaco Antonio Cicchetti e del Vescovo di Rieti Domenico Pompili. Un appuntamento programmato dall'Aero Club Rieti che organizza la Coppa Internazionale e, per Cicchetti, il ritorno in uno dei luoghi del cuore dei due precedenti mandati quando, persino con fascia tricolore negli appuntamenti più importanti, non disertava gli inviti dei due Aero Club cittadini.

IL SALUTO

La visita di sindaco e Vescovo è così, al Ciuffelli, la prima dopo i cinque anni dell'ultima amministrazione comunale, quando Simone Petrangeli  - prima accompagnato dall'assessore al Turismo Diego Di Paolo, nel 2012 per la Coppa Internazionale e, nel 2015 a fianco dell'assessore allo Sport Vincenzo Di Fazio per i Campionati Europei di scena a Rieti - approcciò il mondo del volo reatino.
 

«Nel corso degli anni ho volato spesso, e all'attivo ho anche un decollo con verricello (un aliante trainato in volo non da un aereo a motore, ma da un cavo d'acciaio, ndr)», ride Cicchetti, in attesa dell'arrivo del Vescovo. A scortarli, il presidente dell'Aero Club Rieti Enrico Bagnoli e il vice Sergio De Marco, mentre Pompili si affida alla guida di di Don Pietro Janik, parroco a Rivodutri e San Pietro di Poggio Bustone.
 

Le parole di Cicchetti per la quarantina di protagonisti della Coppa Internazionale è un saluto agli "amici sportivi che, grazie alla vostra presenza, garantite l'indotto economico e sportivo ad uno sport così nobile" e la promessa della vicinanza istituzionale alle esigenze del volo reatino.
 

Per il Vescovo Pompili, «volare è un desiderio profondo dell'uomo che richiede due cose: il vento e una grande capacità tecnica e mentale. Grazie a voi, qui a Rieti, siamo in grado di vivere questa parabola dell'uomo che desidera volare, cioè prostrarsi alle leggi della gravità. Questo desiderio è, in fondo, espressione del suo desiderio spirituale che si sottrae alla pura materialità».

IL NODO ENAC E IL FUTURO

Alla fine dei saluti e mentre Cicchetti accende una sigaretta dietro l'altra, al tavolo dei dialoghi riservati ci sono il sindaco, il Vescovo Pompili e Don Pietro, insieme all'Aero Club Rieti di Bagnoli, De Marco e del consigliere di Club Ennio Gerometta che cercano il dialogo per sciogliere il maledetto nodo del bando di Enac, necessario a demandare la gestione dei piccoli aeroporti ancora sotto l'egida dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile. Del bando se ne parlava già due anni fa in epoca Petrangeli: il contatto tra amministrazione comunale ed Enac ci fu, poi la richiesta al Comune di attendere ulteriori sviluppi e, da lì, di nuovo il solito silenzio, interrotto dal ritorno di Cicchetti al Ciuffelli. E la speranza dei Club Rieti e Centrale che, stavolta, sia il momento giusto.
 

E dopo una visita agli hangar del Club e la benedizione del Vescovo agli alianti, è Cicchetti a chiudere l'incontro: «L'aeroporto è un luogo che va salvaguardato e incentivato: le città italiane sono state devastate dalle lottizzazione e qui, avere a disposizione un'area del genere che un tempo apparteneva all'amministrazione comunale, è una benedizione. Ma parlare di Rieti a Rieti non basta: se si vuole crescere, è necessario cominciare a raccontare all'Italia ciò che abbiamo qui».  

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