Conway, un docente universitario in pensione sostenuto nella sua battaglia dall'associazione Dignity in Dying, vorrebbe che ai medici fosse consentito prescrivergli una dose letale prima di ritrovarsi prigioniero di un corpo immobile. Qualsiasi sanitario dovesse aiutarlo rischierebbe fino a 14 anni di carcere e nel 2015 il Parlamento ha detto no a una legge sull'eutanasia. «Sarò tetraplegico e potrei diventare catatonico, sviluppare una sindrome locked-in - ha affermato alla Bbc - Sarebbe un inferno, è una prospettiva che non posso accettare». Noel vorrebbe invece poter dire addio ai propri cari «al momento giusto», senza arrivare a essere «come uno zombie con sofferenze fisiche e psicologiche».
Già ora l'ex professore, descritto come un uomo sano e attivo fino a prima della diagnosi arrivata a fine 2014, non è più in grado di camminare e respira con l'aiuto di un ventilatore. La sua malattia sta progredendo privandolo della forza muscolare e lui teme di sentirsi presto «sepolto dentro al mio stesso corpo».
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