Era l'incubo di Roma sud, preso il piromane che bruciava le auto: l'ultimo attacco stanotte

Era l'incubo di Roma sud, preso il piromane che bruciava le auto: l'ultimo attacco stanotte
di Alessia Marani
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Venerdì 14 Luglio 2017, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 16:34

Era diventato il terrore di Roma Sud dopo aver incendiato decine di auto in diversi quartieri della città. Venerdì mattina i carabinieri di Roma hanno arrestato il piromane in fuga con la 500 nera. L'uomo, Massimo C. 31 anni, romano era tenuto d'occhio perché era sospettato di essere l'autore dei precedenti incendi avvenuti nei giorni scorsi tra l'Eur e Roma Sud. Alcuni testimoni, infatti, avevano indicato un giovane a bordo di una 500 scura visto fuggire via subito dopo le prime esplosioni delle vetture. 
 

 

L'altra notte l'ultimo "colpo": ha dato fuoco a 7 autovetture in tre punti diversi della città Via Millevoi, via Sommer (dove sono andate distrutte cinque auto), via Cassitto ed è stato fermato dai carabinieri della stazione di Tor de Cenci. A dicembre l'uomo, un operaio disoccupato che abita a Trigoria con la famiglia, era stato già denunciato all'autorità giudiziaria per avere incendiato un'automobile, una Fiat Panda di un'azienda del gas, a Marino. E su di lui si erano concentrati i sospetti degli investigatori dell'Arma che da tempo indagano sui roghi di auto all'Eur, Mostacciano, Vitinia, Malafede e Axa.
 


LE INDAGINI
Quando alle tre dell'altra notte i carabinieri hanno avuto notizia delle sette auto distrutte dalle fiamme, hanno subito verificato che Massimo C. non era a casa, anzi, lo hanno fermato poco dopo proprio nei pressi dei luoghi dove sono scoppiati gli incendi. In auto aveva un accendigas di quelli usati nelle cucine dei ristoranti per il flambè, in casa hanno trovato un martelletto rompivetri, fiammiferi, e una bombola per la fiamma ossidrica. "Sono perseguitato, la mafia e lo Stato ce l'hanno con me", ha ripetuto impassibile agli uomini del comandante Vincenzo Paratore, quando è stato fermato. L'operaio, un tecnico dei condizionatori rimasto senza lavoro, adocchiava le auto più nuove, quelle con le targhe più recenti, poi accendeva i roghi. Pora dovrà rispondere di incendio doloso continuato. 

LA MANIA
Per il papà  "è un ragazzo profondamente depresso". La piromania è un disturbo psichiatrico e come accade in tante di queste situazioni, anche l'operaio di Trigoria amava rimanere a osservare il fuoco che provocava o addirittura tornare sul posto anche successivamente per chiedere informazioni. I carabinieri avrebbero elementi per ritenere che Massimo C. possa essere l'autore di altri incendi sull'asse Roma Sud, elementi ora al vaglio della Procura. "L'indagine prosegue - commenta il tenente colonnello Stefano Cotugno, comandante del Gruppo carabinieri di Frascati -, si tratta di un'attività investigativa molto importante. Nell'arco di dieci giorni è il terzo arresto per incendi dolosi, abbiamo dato una risposta a una problematica molto sentita dai cittadini". 

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