Roma, ruba l'incasso della ricevitoria: titolare condannata dalla Corte dei conti

Roma, ruba l'incasso della ricevitoria: titolare condannata dalla Corte dei conti
di Michela Allegri
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Lunedì 19 Giugno 2017, 22:31 - Ultimo aggiornamento: 22:49
Per due mesi, non ha versato all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli i ricavi delle schedine del Lotto giocate nella sua ricevitoria, tenendo per sé più di 20mila euro. Per questo motivo, la titolare di una sala scommesse romana è stata condannata dalla Corte dei Conti del Lazio: l'imputata dovrà restituire l'intera somma sottratta. Nella sentenza, i magistrati sottolineano infatti che «il ricevitore di scommesse per il Lotto ha l’obbligo contrattuale di procedere al versamento di quanto incassato al netto delle vincite pagate». La donna, che è stata contumace per tutta la durata del processo, è stata anche sospesa dal servizio. 

L'indagine contabile è scattata nel marzo 2016, quando i Monopoli, dopo un'ispezione, si sono accorti dell'ammanco e hanno sporto denuncia. La donna avrebbe trattenuto «gli incassi della raccolta del Lotto tra il 20 maggio 2015 e il 23 giugno 2015 per un totale di euro 20.284 euro», si legge ancora nella sentenza. Per i giudici, la titolare della ricevitoria avrebbe «disatteso i propri doveri omettendo di versare l’incasso per circa 2 mesi consecutivi e risulta essersi sottratta a questo obbligo di sua iniziativa e, successivamente, non aver risposto all’ingiunzione a consegnare il dovuto, senza fornire alcuna giustificazione».
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