Roma, aeratori come tentacoli a Trastevere: scempio sull'antico monastero

Roma, aeratori come tentacoli a Trastevere: scempio sull'antico monastero
di Laura Larcan
3 Minuti di Lettura
Domenica 18 Giugno 2017, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 09:38

Un monastero secolare devastato da tre giganteschi tubi di aerazione che come tentacoli s'arrampicano per metri fino alle antiche finestre dello storico edificio. Ecco lo scempio che va in scena a Trastevere. «Mamma mia, che cos'è?». La famiglia di turisti inglesi resta impalata. Occhi all'insù e la perplessità stampata sul volto. Scattano una foto per il ricordo più bizzarro della loro vacanza romana. E con un sorriso amaro si allontanano.
 

 

​D'altronde, lo spettacolo che offre il vicolo del Cedro, piccola traversa di via Garibaldi, ai margini del rione Trastevere che si fonde col Gianicolo, è impietoso. E' qui che si affaccia un angolo del seicentesco complesso monastico delle oblate agostiniane, ordine fondato attorno al 1640 da Camilla Savelli con l'obiettivo di accogliere le giovani di nobile famiglia seppur di salute cagionevole. Pensare che il monastero sorge intorno alla preziosa chiesa di Santa Maria dei Sette dolori che vanta il progetto di Francesco Borromini. Un complesso monastico che è stato ristrutturato negli ultimi anni nel lussuoso Hotel Donna Camilla Savelli. Eppure la storica facciata sul vicolo del Cedro appare invasa da un sistema tentacolare di tubi di areazione. Un'installazione (non certa d'arte contemporanea) che non ha lasciato indifferenti, come ci ha segnalato anche una nostra lettrice.

LE REAZIONI
I residenti di Trastevere sono sconcertati: «Sono stati montati già da qualche giorno senza dare spiegazioni». Il tam tam è partito anche tramite il gruppo Facebook TrastevereApp. Immediata la reazione del I Municipio: «Ho visto le foto e ho pensato fosse uno scherzo, perché è uno scempio di dimensioni impressionanti», dichiarava la presidente Sabrina Alfonsi che ha chiamato il comandante della polizia municipale del I Gruppo Centro per chiedere l'intervento dei vigili. Chi l'ha autorizzati? La Soprintendenza unica di Roma ne è al corrente? «Sono strutture che non sembrano regolari», commentava a caldo ieri il comandante Roberto Stefano. «Dopo il sopralluogo dei vigili, i referenti dell'albergo hanno dichiarato che i condizionatori sono temporanei, per un evento che si svolgerà nei prossimi giorni - ha riferito la Alfonsi - Non sono stati in grado però di produrre documentazione per questo i vigili hanno chiesto di portare al Comando, domani mattina, tutta la documentazione».
 

Il mini-sindaco ha anche sollecitato il dirigente tecnico di effettuare un ulteriore sopralluogo, sempre domani. «Installare strutture di questo tipo, per giunta su un vicolo così stretto, sembra un'operazione poco ortodossa - commentava Roberto Stefano - Intimeremo di toglierle, ovviamente». Dalla struttura alberghiera (interpellata ieri dal Messaggero) fanno sapere che «sono strutture temporanee e assolutamente rimovibili». A vederle serpeggiare sulla facciata antica fanno impressione. I grossi tubi filamentosi appaiono collegati alla cabina di un condizionatore posizionata a terra, dentro un cortiletto recintato. Sporgono dal muretto e salgono lungo la facciata per poi entrare dentro tre finestre. I tentacoli sono talmente esagerati che coprono la targa toponomastica del vicolo e si appoggiano addirittura sull'antico lampioncino. La gente che capita nel vicolo non può che fermarsi a guardare lo strano spettacolo. «Questo vicolo potrebbe essere suggestivo, invece è sempre sommerso dai rifiuti. Ed ora anche questa beffa», commentano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA