La grande delusione ha provocato uno stato di ansia e depressione alla Bookman, che pretende il risarcimento dei danni sia dal casinò che dalle aziende proprietarie delle slot machines. La denuncia, presentata alla Corte Suprema dei Queens, afferma che sia i «suoni, i motivi e le luci», sia il messaggio sullo schermo della slot machine Sphinx, indicavano la vincita del jackpot, come ha reso noto Corthouse news. Ma un portavoce del casinò ha insistito sull'«ovvio malfunzionamento» della macchinetta. Dal canto suo, la Commissione per il gioco d'azzardo dello stato di New York ha affermato che sullo schermo della slot, a quel tempo, compariva anche un messaggio per lo scarico di responsabilità, che diceva che «il malfunzionamento rende nulli tutti i pagamenti e le giocate».
L'avvocato della Bookman, Alan Ripka, ha provato per mesi a ottenere dal casinò la vincita massima prevista da queste slot, ovvero 6.500 dollari, ma invano.
In un caso precedente del 2011, la Corte suprema dell'Iowa aveva negato ad una donna di 87 anni una vincita da 42 milioni di dollari, sempre a causa di presunti guasti ad una delle slot Miss Kitty.
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