Addio roaming a pagamento sul telefonino: scatta la rivoluzione

Addio roaming a pagamento sul telefonino: scatta la rivoluzione
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Giugno 2017, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 21:16
Con l'arrivo delle vacanze addio al roaming a pagamento. Da domani chiamate, sms e dati costeranno all'estero come a casa per chi viaggia nell'Ue. È l'avvio della 'rivoluzione digitalè spinta dalla Commissione europea e sostenuta dall'Europarlamento che ora, dopo anni di battaglie, arriva a compimento. «È un vero successo europeo» e «tra i più tangibili», hanno dichiarato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il premier di Malta Joseph Muscat per il Consiglio Ue, ricordando che «negli ultimi dieci anni le nostre istituzioni hanno collaborato assiduamente» per arrivare a questo risultato. Allo stesso tempo, hanno evidenziato i tre, «l'Ue è riuscita a trovare il giusto equilibrio tra abolizione delle tariffe di roaming e necessità di preservare la competitività e l'attrattività delle formule tariffarie».

Sono infatti pochissime le 'eccezionì previste, con alcuni accorgimenti per evitare di danneggiare i piccoli operatori virtuali e prevenire gli abusi come il roaming permanente. Dal 15 giugno telefonare, inviare sms e navigare su internet da uno qualsiasi dei 28 Paesi Ue (più, a seguire, Norvegia, Liechtenstein e Islanda, ma attenzione, non in Svizzera) avverrà allo stesso prezzo che nel proprio, in base al piano tariffario o al costo previsto dalla scheda prepagata. E, come tale, l'intero traffico verrà contabilizzato come nazionale, quindi scalato dal proprio forfait o credito. Non ci sono limiti temporali, ma per evitare abusi come l'utilizzo di una sim straniera economica in modo permanente in un Paese dove i prezzi sono superiori, possono scattare controlli a partire almeno dal quarto mese in cui i consumi avvengono solo all'estero. L'operatore dovrà avvertire il cliente, che avrà due settimane di tempo per fornire chiarimenti.

Scatterà altrimenti l'applicazione di un sovraccosto minimo, pari al costo all'ingrosso che gli operatori pagano tra di loro per la fornitura dei servizi di roaming: 3,2 centesimi al minuto per le chiamate, 1 centesimo per gli sms e 7,7 euro per giga di dati. Quest'ultimo sovraccosto diminuirà progressivamente sino a 2,5 euro nel 2022. Si tratta in ogni caso di un taglio drastico rispetto agli extracosti attuali, pari a 6,5 volte in meno per i dati (e 26 volte più basso rispetto al 2015). Questi sovraccosti potrebbero essere di applicazione anche per alcuni abbonamenti illimitati per i dati a basso costo (meno di 3,85 euro a giga nel 2017), come avviene con alcuni piccoli operatori virtuali: in tal caso, solo una parte di giga è inclusa nel roaming gratuito, pari ad almeno il doppio del volume ottenuto dividendo per 7,7 euro il prezzo del pacchetto di servizi mobili Iva esclusa.

Nessun problema, invece, per i lavoratori transfrontalieri: basta un aggancio al giorno alla cella del proprio operatore nazionale perché non venga considerato roaming.
Per chi ha già piani tariffari od opzioni che includono il roaming, l'operatore deve chiedere conferma o meno all'utente se intende mantenerli dopo il 15 giugno. In ogni caso, al di là di queste limitate eccezioni, le nuove regole Ue coprono quasi tutti i casi di viaggi in Ue - lavoro, vacanza, studio - dei cittadini europei e soprattutto italiani (appena 2,2 giorni all'estero all'anno in media). Tra l'altro diversi operatori sia in Europa che in Italia (come per esempio Vodafone e Tre-Wind), si sono già adeguati al roaming gratuito. I garanti tlc nazionali e Bruxelles veglieranno comunque alla corretta applicazione del regolamento. Prossima tappa: a inizio 2018, libero accesso anche dall'estero a musica, film, sport ed e-book per cui si paga un abbonamento online a casa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA