Russia, messi al bando i Testimoni di Geova: per i fedeli previsto l'arresto

Russia, messi al bando i Testimoni di Geova: per i fedeli previsto l'arresto
di Federica Macagnone
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Venerdì 21 Aprile 2017, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 23:54
La Russia mette al bando i testimoni di Geova. Come riporta l'agenzia Tass, a stabilirlo è stata la Corte suprema di Mosca che, accogliendo una richiesta del ministero della Giustizia, ne ha vietato l’attività definendo l'organizzazione religiosa «estremista» e ne ha sequestrato i beni a favore dello Stato: nel momento in cui la sentenza entrerà in vigore, 175mila fedeli russi rischieranno multe tra 300mila e 600mila rubli (circa 5/10mila euro) e il carcere da sei a dieci anni se continueranno a professare la loro religione.

«Sono scioccato - commenta Iaroslav Sivulskij, vice presidente del Comitato russo dei Testimoni di Geova annunciando un ricorso - Non ce ne andremo dalla Russia. Continueremo a riunirci per pregare e leggere la Bibbia, anche se sarà proibito. Non rinunceremo alla nostra fede. Rischieremo la prigione per le nostre convinzioni, come ai tempi dell’Urss. Ancora non riesco a crederci, ma diverrò un prigioniero di coscienza. Non ci arrenderemo». I Testimoni di Geova russi, inoltre, sono pronti a ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro la decisione. «Ci appelleremo qui, alla Corte d’appello - ha detto Serghiei Cerepanov, rappresentante dell'organizzazione religiosa - E abbiamo già inviato un reclamo alla Corte europea. Faremo tutto il possibile». 

Da sempre considerati avversari delle ideologie sovietiche, i testimoni di Geova, dopo le persecuzioni durante la Seconda guerra mondiale, tornarono a professare la loro religione solo nel 1991, dopo il crollo dell'Urss.
 
Già nel 2016, dopo anni di vessazioni iniziate nel 2007 dopo che "l'incitamento alla discordia religiosa" era stata inclusa tra le attività estremiste vietate dalla legge, alla base operativa dell'organizzazione a San Pietroburgo era stato intimato di cessare ogni attività. Dal canto loro i Testimoni di Geova hanno sfidato l'ordinanza in tribunale, ma a gennaio hanno incassato una sconfitta. Per la magistratura russa i seguaci di Geova «minano l'armonia della società con le loro pubblicazioni eversive che giudicano le altre religioni in chiave negativa e che invitano a non votare e a evitare il servizio militare».

Adesso l'atto finale e la messa al bando totale. «Si tratta di un colpo terribile per la libertà di religione e associazione in Russia - ha detto Rachel Denber, vicedirettrice di Human Rights Watch per l'Europa e l'Asia - I testimoni di Geova sono messi di fronte a una scelta straziante: abbandonare il proprio credo o venire puniti perché lo professano». 
 
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