Trento, due fratellini trovati morti: la madre dà l'allarme, caccia al padre

Trento, due fratellini trovati morti: la madre dà l'allarme, caccia al padre
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Lunedì 27 Marzo 2017, 14:08 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 12:10

Lavorava a Trento come operatore finanziario Gabriele Sorrentino, il padre dei due bimbi trovati uccisi a martellate in un appartamento nel nuovo quartiere delle Albere a Trento. La moglie, Sara Failla, è veterinaria. In passato Sorrentino è stato carabiniere in servizio a Riva del Garda e, prima del congedo, ha seguito un corso per elicotterista a Bolzano. Il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato ai piedi di uno strapiombo roccioso a Sardagna, località che domina il capoluogo trentino raggiungibile con una funivia. La sua auto era stata ritrovata in precedenza nel parcheggio dell'hotel Panorama, situato nei pressi della stazione di arrivo della funivia.

 C'è una terza figlia nella famiglia dove i due bambini sono stati uccisi: si tratta di una ragazzina di 13 anni che al momento si trova in gita scolastica.

Secondo quanto si è saputo, sarebbe stata la madre a trovare i corpi dei due piccoli, di due anni e mezzo e di quattro anni, ormai senza vita. È stata la donna stessa a dare l'allarme alle Forze dell'ordine. Al momento la polizia sta sentendo la testimonianza della donna alla presenza del magistrato di turno. La polizia scientifica sta svolgendo accertamenti all'interno dell'appartamento.

 

Le ricerche. E' partita subito la ricerca del padre di bambini uccisi, Gabriele Sorrentino, un ex carabiniere. Un elicottero, a quanto si apprende, ha individuato l'auto dell'uomo a poca distanza da Trento. l padre dei due piccoli è stato trovato senza vita ai piedi di una scarpata. Secondo gli investigatori si è buttato da una roccia in località Sardegna. Sarebbe stato proprio lui a togliere la vita ai bimbi prima di farla finita.

Oggi il rogito della casa. Secondo quanto si apprende, la madre avrebbe riferito che questa mattina la coppia avrebbe dovuto firmare il rogito per l'acquisto di un appartamento. Lei ad un certo punto sarebbe uscita ed avrebbe lasciato il marito a casa con i due figli. Quando è rientrata, ha scoperto che i due bimbi erano stati uccisi. Alla base del gesto dell'uomo, sempre secondo le prime ipotesi, potrebbero esserci stati problemi economici legati proprio all'acquisto dell'appartamento.

Il vicino di casa. «Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito per l'acquisto della casa». Lo dice un vicino della casa del dramma di Trento. «Apparentemente - prosegue - se uno decide di acquistare casa dovrebbe essere una persona equilibrata e normale». «Non avrei mai pensato che Gabriele avrebbe potuto fare una cosa del genere, sembravano la famiglia del Mulino Bianco», dice il vicino di casa. «Qualche volta ci si incontrava sulla strada e Gabriele sembrava una bellissima persona, una persona che adorava i suoi bambini».

Le indagini. «La pista principale è legata al movente di tipo finanziario». Lo ha detto il sostituto procuratore Pasquale Profiti sulla tragedia di Trento. «Si ipotizza che il padre, Gabriele Sorrentino, 45 anni, potesse avere difficoltà di carattere economico. Nessun biglietto o altra indicazione scritta è stata trovata sulle motivazioni del gesto», ha detto Profiti. «È stato un evento sorprendente, del quale non v'era stata alcuna avvisaglia», ha detto il dottor Profiti. Il Pm ha aggiunto che «erano ottimi i rapporti con la moglie, assolutamente normali». Ai cronisti che gli chiedevano quale potesse essere stato il momento scatenante della violenza, il Pm ha risposto che l'«avvenimento principale è difficile da ricostruire».

«Non ci sono stati tentativi di inquinare la scena del delitto - ha detto il Pm - spiegando che i bambini sono stati trovati in soggiorno. Il padre avrebbe dovuto accompagnarli a scuola». «La moglie - ha aggiunto Profiti - era uscita di casa come tutte le mattine, una situazione normale per la famiglia. Era ciò che accadeva quotidianamente». «L'uomo - ha spiegato il magistrato - svolgeva delle attività finanziarie, lavorava in casa ed era normalmente in casa con i figli quando la moglie non c'era». Un cronista ha ricordato che l'uomo oggi aveva un appuntamento per una compravendita immobiliare a mezzogiorno ed ha chiesto se ciò sia da collegare con la tragedia: «Il collegamento - ha risposto il Pm - lo potete fare voi come noi». Non si sa ancora se i piccoli si siano accorti di che cosa stava loro accadendo: «Chi lo sa... - ha detto Profiti - Sarà l'autopsia a chiarirlo».

L'autopsia. L'esame necroscopico sui piccolini sarà svolto già questa sera. È stato confermato che l'arma del delitto potrebbe essere stato un martello oppure un oggetto contundente similare.
Non risulta che l'uomo fosse in cura per fatti depressivi. Il Procuratore capo di Trento Marco Gallina ha ammonito i cronisti ad osservare la necessaria discrezione nel divulgare dettagli sulla vicenda, «in quanto a questa tragedia se ne aggiungono altre che toccano i familiari».

 

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