Francesca Manzini, l'imitatrice che ha fatto ridere la Raggi: «Da Ilary alla Ventura, amo le donne che ridono»

Francesca Manzini, l'imitatrice che ha fatto ridere la Raggi: «Da Ilary alla Ventura, amo le donne che ridono»
di Veronica Cursi
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Martedì 7 Marzo 2017, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 10:38

Dopo averla sentita, Mara Venier ha pensato di assoldarla per qualche scherzo telefonico notturno. La sua finta Simona Ventura è talmente uguale che l'irrefrenabile "viperetta" Massimo Ferrero, in una memorabile telefonata in radio, pensando di parlare davvero con la conduttrice ha scatenato un putiferio con le sue dichiarazioni. E come se non bastasse, persino il sindaco Raggi è stata al suo gioco, mettendo in piedi un divertente siparietto sullo stadio della Roma in cui il primo cittadino discute con una finta Ilary Blasi sui tempi e i modi del progetto.

Francesca Manzini, imitatrice e voce di Rds, è davvero una fuoriclasse. Sentirla imitare decine di personaggi - da Mara Venier a Simona Ventura a Maria De Filippi - e pensare che non ha mai fatto un corso di dizione, nè una scuola di teatro, dà la misura di quanto questa giovane ragazza romana, nonchè figlia del team manager della Lazio Maurizio Manzini, sia davvero un talento naturale.

Sei riuscita a far ridere anche il sindaco Raggi, raccontaci com'è andata.
«Stavo passeggiando per Roma quando l'ho vista insieme al figlio e mi sono detta "o la va o la spacca". Le ho chiesto se potevo fare un video con lei, visto che oltretutto la imito, e lei mi ha detto "imitami". Lì per lì non me la sono sentita e ho preferito virare su Ilary. Con la moglie del pupone su Roma non si può mai sbagliare. Era il giorno dopo l'approvazione del progetto dello stadio. Allora l'ho buttata lì:"Lo stadio te lo fai te, te lo pulisci te, te lo accolli te". Lei è stata al gioco. Mi ha detto anche che si è divertita».

 

Tu sei un po' la castigatrice delle conduttrici tv, dalla Venier alla Ventura: cè qualcuna che ti ha sgridato?
«Mara Venier è stata sempre molto carina. Un giorno mi ha mandato un messaggio vocale in cui diceva: "Tu puoi spacciarti per me e creare dei danni pazzeschi, facciamo così se alle tre di notte mi serve di mandare qualcuno a quel paese ti chiamo". Anche Simona Ventura si è complimentata, mentre Asia Argento ci rimase male, disse che volevo la fama e facevo un'imitazione troppo dozzinale. E poi c'è stata quella giornalista televisiva che dopo una battuta si arrabbiò e chiamò persino un direttore di rete in Rai, ma non farmi dire di più».

Com'è nata la tua passione?
«Sin da ragazzina. A 15 anni stavo chiusa in casa a guardare videocassette, film e serie tv. La mia prima imitazione fu Sylvie Vartan, la cantante francese degli anni '70, ero pazza di lei, ma in famiglia continuavano a dirmi, "Francè studia, trovati un lavoro serio". Non ce l'ho fatta. Ho cominciato a fare l'animatrice nei villaggi turistici, poi le prime collaborazioni in radio e tv ed eccomi qui».

Dopo tanta gavetta sei approdata prima in Rai poi a Sky e Mediaset e ora sei in radio con Rds. Come scegli i tuoi personaggi?
«Devo tanto a Chiambretti ma in generale a tutte le esperienze che ho fatto e alle persone che ho incontrato, da Nicola Savino a Paolo Bonolis. Sono come un direttore di rete, sto lì con il telecomando in mano a guardare programmi, poi quando un personaggio mi colpisce, non so dirti come, mi viene l'ispirazione automatica».

Qualcuno che vorresti imitare?
«Dopo aver provato il personaggio di Maria De Filippi penso di aver raggiunto il massimo. Quando ti cimenti con la regina della tv non ce n'è per nessuno».



 

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